Se il CIO diventa CEFO

Chief Efficiency Officer. E’ questa la nuova carriera da manager di business per il responsabile IT. Con l’obiettivo di determinare l’efficienza e l’efficacia aziendale.

Nel corso del convegno organizzato dall’Aused (Associazione utlizzatori sistemi e tecnologie dell’informazione) sul tema “Il valore dell’It in questa fase di trasformazione dell’economia e della società: chi sono gli attori” tra i vari interventi che si sono succeduti abbiamo trovato interessante quello di Mario Pepe, partner di Egon Zehnder International (società che tra le varie attività offre consulenza ai board aziendali), che ha analizzato il ruolo che un Cio innovativo deve avere in azienda.

Nel rivolgersi al pubblico, composto da Cio e It manager, il consulente ha simpaticamente esordito con «voi siete la mia materia prima di lavoro», sottolineando che spesso è richiesta la sua presenza durante i colloqui di selezione per questa funzione che le aziende fanno. «Sono il rilevatore empirico per eccellenza – ha detto -. A me frottole non ne raccontate».

I Cio, quindi, per Pepe non hanno segreti, anche perché spesso Egon Zehnder analizza il contesto in cui operano. «Infatti a livello mondiale l’anno scorso abbiamo lanciato un survey chiedendo a una cinquantina di Ceo di grandi aziende clienti di valutare i loro Cio per poi trarre le debite conclusioni. Tra i clienti 20 erano europei e tra questi già 5 ci hanno dato mandato di cercare un nuovo Cio».

Come cambia la figura del Cio

L’It deve diventare un driver per il business e il valore che offre si misura con il ruolo che il Cio ha in azienda.

Oggi le sfide in atto sono molte e le richieste che vengono dal board non sono solo quelle di riduzione dei budget ma anche di aumentare l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione e di prendere in mano nuovi processi.

Per cui il posizionamento del Cio deve sempre essere di board-level e il ruolo deve evolvere sempre più in una funzione di manager di business che conosca bene i processi e questo è un ciclo fondamentale.

Il nuovo ruolo del Cefo
Per questo motivo in Egon Zehnder è stato coniato il nome di Chief efficiency officer (Cefo), in quanto i clienti, della funzione It, sia interni che esterni si aspettano efficienza ed efficacia. Quindi deve avere responsabilità completa sull’It ma deve anche possedere una forte leadership per essere agente del cambiamento e non correre il rischio di subirlo.

Il ruolo del Cefo deve essere quello di stimolare e cambiare l’organizzazione, di attivare un nuovo orientamento strategico. Dovrebbe, inoltre, avere responsabilità di conto economico con la possibilità di fatturare i servizi che offre internamente, in linea con il mercato.

«Deve, in definitiva, avere embedded l’eccellenza dell’azienda, deve essere il motore dei prodotti e dei servizi che l’azienda offre – ha sottolineato Pepe -. E ancora deve avere la capacità di gestire progetti internazionali. Infatti i nostri clienti multinazionali ricercano Cio che non abbiano una formazione regionale ma che abbiamo maturato esperienze all’estero. Mi trovo spesso in difficoltà a offrire esperienze all’estero a Cio italiani, perché sono troppo legati al territorio e non accettano. Invece il Cio deve elevare la propria vista e guardare al mondo: avere esperienze internazionali permette di acquisire un ottimo biglietto da visita. Questo è il nuovo modello verso il quale un Cio/Cefo deve tendere».

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