Se 161 exabyte vi sembran pochi

Idc ha misurato il volume di informazioni digitali create nel mondo. Che fra quattro anni crescerà di sei volte.

Idc ha realizzato una ricerca, commissionata da Emc, volta a misurare e stimare la quantità e i tipi di informazioni digitali create e duplicate nel mondo, e anche se queste sono generate da individui o da aziende.

La ricerca “The Expanding Digital Universe: A Forecast of Worldwide Information Growth Through 2010” fornisce previsioni sull’universo digitale fino al 2010 ed identifica i tipi di informazioni specifici e le zone del mondo che contribuiscono a questa crescita.

Dal quadro ottenuto emerge che nel 2006 l’universo digitale consisteva di 161 miliardi di Gb, ossia 161 exabyte, mentre le proiezioni indicano che per ogni anno, fino al 2010 questa quantità sarà moltiplicata per sei.

I 161 exabyte di informazioni digitali create lo scorso anno equivalgono a tre milioni di volte tutte le informazioni contenute in tutti i libri che siano stati scritti, o anche a a 12 pile di libri, ognuna delle quali alta oltre 145 miliardi di chilometri, cioè la distanza tra la Terra e il Sole.

La quantità di informazioni create e copiate nel 2010 arriverà a 988 exabyte, cifra che rappresenta un tasso di crescita annuale composto del 57%.

Benché nel 2010 quasi il 70% dell’universo digitale sarà generato da individui, la maggior parte dei contenuti nel loro percorso saranno pertinenza di un’organizzazione (su una rete, in un data center, in un sito di hosting, in uno switch del telefono o di Internet, o in un sistema di backup). Le organizzazioni, pertanto, saranno responsabili della sicurezza, della privacy, dell’affidabilità e della conformità di almeno l’85% di quelle informazioni.

Fra gli altri dati rilevati emerge che nel 2006 le immagini catturate con una macchina fotografica digitale di tipo consumer sono state, a livello mondiale, oltre 150 miliardi, mentre il numero di immagini catturate con telefoni cellulari è stato di oltre 100 miliardi. Idc prevede che nel 2010 le immagini catturate saranno più di 500 miliardi.

Tra oggi e il 2010, i minuti totali di utilizzo di videocamere dovrebbero raddoppiare.

Il numero di caselle e-mail è passato da 253 milioni nel 1998 a quasi 1,6 miliardi nel 2006. Nello stesso periodo, il numero di e-mail mandate è cresciuto tre volte più velocemente del numero di persone che utilizzano l’e-mail; nel 2006 il solo traffico e-mail da una persona all’altra – escludendo cioè lo spam – è stato di 6 exabyte.

Nel 2010 ci saranno 250 milioni di account di Instant messaging.

Nel 1996 le persone che utilizzavano normalmente Internet erano 48 milioni. Nel 2006 sono diventati 1,1 miliardi di utenti Internet. E secondo nel 2010 ci saranno altri 500 milioni di utenti online.

Più del 95% dell’universo digitale è costituito da dati non strutturati. Nelle organizzazioni, i dati non strutturati rappresentano oltre l’80% di tutte le informazioni.

Oggi meno del 10% delle informazioni organizzative è “classificata,” cioè collocata secondo il suo valore. Idc stima che la quantità di dati classificati crescerà oltre il 50% all’anno.

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