Sco Unix, chi lo usa ne dice bene

Il responsabile dello sviluppo di Tecnocomputer riscopre un sistema operativo un po’ dimenticato.

Tecnocomputer è una software house di Andria (Bari) attiva in un’area geografica fortemente caratterizzata dalla presenza di aziende tessili per le quali ha realizzato un’offerta di sistemi gestionali.

Il responsabile dello sviluppo software della società pugliese, Emanuele Liso, ultimamente si è concentrato sullo sviluppo di soluzioni su dispositivi mobili, in particolare per quanto concerne la gestione del magazzino e l’avanzamento di produzione.

Liso aveva l’esigenza di individuare una piattaforma operativa di riferimento che lo abilitasse a concentrarsi totalmente sulla qualità delle soluzioni realizzate.

Il primo sistema operativo di taglio Unix su piattaforma Intel x86 che ha utilizzato, ricorda, è stato lo Sco Xenix. Dopodiché ha provato anche le strade di Windows a Linux, ma poi è tornato sui passi di Sco, scegliendo OpenServer come ambiente su cui far girare gli applicativi.

La ragione della scelta di Liso è motivata dalla volontà di avere un sistema operativo che svincolasse la software house da problemi di manutenzione.
Per Liso Sco Unix garantisce una base solida su cui innestare le applicazioni per i clienti. L’adozione, ricorda il responsabile dello sviluppo, ha avuto un impatto positivo sugli utenti in virtù della quasi inesistenza di crash registrati dal sistema operativo. E non poco ha pesato anche l’immunità dell’Os nei confronti dei virus.

Tra le soluzioni che Tecnocomputer mette a disposizione su piattaforma Sco Unix vi sono W-Sai, un software gestionale integrato che copre virtualmente ogni aspetto del governo della filiera aziendale e W-Con, un sistema aziendale integrato per le problematiche gestionali e logistiche delle aziende del settore abbigliamento. Le soluzioni su dispositivi mobili sono realizzate su piattaforma .Net e interfacciano le applicazioni gestionali in ambiente Unix.

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