Schwartz: «Incoraggio e supporto gli innovatori»

Sun Microsystems investe circa 2 miliardi di dollari all’anno in R&D. Una conferma che questa attività, «è parte integrante della nostra tradizione – dichiara in questa intervista il Ceo Jonathan Schwartz -. Infatti, anche oggi Sun è una inesauribile f …

Sun Microsystems investe circa 2 miliardi di dollari all’anno in R&D. Una conferma che questa attività, «è parte integrante della nostra tradizione – dichiara in questa intervista il Ceo Jonathan Schwartz -. Infatti, anche oggi Sun è una inesauribile fonte di innovazione. Nel corso degli anni non abbiamo mai cessato di incoraggiare e supportare gli innovatori. Grazie a questo approccio, abbiamo dato vita a tecnologie e brand straordinari: dalle piattaforme open source Java e Solaris fino ai server Sun Fire. È proprio in virtù di questi investimenti che Sun può contare oggi sul migliore portfolio di tecnologie della sua storia; inoltre, molti dei nostri prodotti sono all’avanguardia nelle rispettive categorie di appartenenza».

Quali target può dire di aver ottenuto dal suo arrivo nella società e quali restano ancora da raggiungere?

«Manteniamo un forte focus sull’innovazione e sulla ricerca e sviluppo. Ciò è e sarà sempre una priorità per Sun. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo introdotto sul mercato alcuni dei migliori prodotti di sempre, ma altre novità sono in arrivo. Abbiamo riportato la società in attivo incrementando il fatturato e riducendo le spese. Abbiamo mantenuto la promessa di raggiungere il 4% di margine operativo, con un miglioramento di 1,2 miliardi di dollari in un anno, e per la fine dell’esercizio 2008, ci proponiamo di toccare quota 10%. Il nostro obiettivo è quello di crescere e in quest’ottica perseguiamo una strategia e un approccio a lungo termine. Abbiamo compiuto enormi progressi e altri se ne prospettano per il futuro».

Dal suo osservatorio, quali tecnologie saranno responsabili di un nuovo e sostanziale balzo in avanti dell’industria Ict?

«L’elettricità è il mio esempio preferito di tecnologia che si è evoluta fino a diventare un servizio di rilevanza sociale, in quanto ha trasformato letteralmente il modo di vivere e ha creato nuove opportunità. Lo stesso vale per l’automobile, il container e Internet. Le reti permeano la vita quotidiana di tutti noi. Non c’è dispositivo di elaborazione, di qualunque genere, che non sia collegato a una rete; e non c’è rete, almeno che io sappia, che non abbia una presa per il collegamento di dispositivi. La maggior parte delle persone che appartengono alla nostra generazione non è in grado di distinguere tra l’utilità commerciale e la valenza sociale di Internet. Penso che oggi i governi di tutto il mondo abbiano riconosciuto questo fatto e abbiano ormai compreso che Internet è un fondamento del progresso politico e sociale, oltre che di quello economico. Queste sono le ragioni in base alle quali, in tutto il mondo, la collaborazione di Sun con i governi e le comunità, sia open source che accademiche, schiude continuamente nuovi mercati e nuove opportunità. È perché le persone comprendono quale sia l’importanza di Internet per il loro futuro e il loro successo. E non mi sto riferendo tanto all’Internet che verrà. Credo che la Rete abbia appena iniziato il suo sviluppo e, fin dove possiamo gettare lo sguardo, vediamo aprirsi infinite opportunità».

Conti alla mano, rende di più essere un produttore di tecnologie innovative oppure approfittare della rotta tracciata da altri?

«Ritengo che l’innovazione sia l’approccio fondamentale per creare nuove opportunità economiche. Ho usato di proposito il termine “opportunità” perché, per qualunque azienda, è naturale monetizzare le proprie innovazioni. Restiamo quindi fedeli all’open source e all’idea che il volume genera valore, per noi, per i nostri clienti e per i nostri azionisti».

Perché, la vostra proposta It risponde alle reali esigenze dei clienti?

«Dal mio particolare punto di osservazione, Sun può vantare un approccio unico al business: punta infatti su sistemi, software, storage e servizi altamente performanti, aperti e basati su standard. Il fattore più importante è però il fatto che Sun mantiene costantemente una pipeline di prodotti innovativi in grado di aiutare i clienti a soddisfare le loro esigenze tecnologiche. Sun continuerà a investire per alimentare questa “pipeline di innovazione” e ad essere focalizzata sulla vision “The Network is the Computer”, che sta diventando sempre più una realtà. Con oltre 1 miliardo di persone online e 12 milioni di nuovi utenti della Rete ogni giorno, esistono infinite opportunità, per noi e per il mercato in generale».

Come prevede sarà il ruolo del responsabile It? Diventerà sempre più un top manager, cioè un componente del board, in grado di supportare l’innovazione della società per cui lavora?

«In realtà vediamo che, un po’ dappertutto, il ruolo di Ceo, Cio e Cto sta assumendo connotati sempre più tecnici, almeno per coloro che intendono raggiungere i consumatori attraverso la Rete. A questo proposito, uno degli esempi che mi piace citare riguarda un cliente che ho incontrato alcuni anni fa. Egli fece una interessante considerazione: il suo lavoro stava diventando sempre più tecnico, con un sostanziale cambiamento rispetto a qualche anno prima, quando la sua priorità era la definizione di grandi contratti legati al traffico Web e al tradizionale sviluppo del business. Questa persona era un esperto tecnologico di lunga data, pertanto si trovava perfettamente a suo agio nella nuova situazione; tuttavia, per lui era sempre più evidente che il nuovo elemento di differenziazione sul Web sarebbe stato l’innovazione tecnologica, non soltanto un branding efficace. Con il procedere dello sviluppo della Rete, questa tendenza continua inarrestabile. Le reti servono sempre più persone, che richiedono più gestione, sicurezza, storage e scalabilità».

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