Scalado rivoluziona l’imaging

Scatti perfetti anche in movimento e gestione di gigabyte di foto in un lampo sono in arrivo. Prossimamente li vedremo su uno schermo molto vicino, vicinissimo: il nostro smartphone.

Barcellona, dal nostro inviato – Gli elementi principali della cattura d’immagine di una fotocamera digitale sono quattro: il sensore, il display, l’elaborazione Jpeg e il software di gestione. Quando scattiamo una fotografia, il risultato non è mai esattamente quello visto sul display e la sgradevolezza della sorpresa dipende dalla velocità di movimento del target.
Sarebbe molto bello poter avere a disposizione una lunga serie di scatti, come in un video, e poter scegliere quello venuto meglio, come fanno i fotografi professionisti. Orbene questo è possibile grazie alla soluzione di Scalado, che è a costo zero. Un vero e proprio uovo di Colombo, perché di fatto i brutti risultati di gran parte delle foto digitali dipendono essenzialmente da un errato impiego delle risorse hardware e software esistenti.

Muoversi nel tempo
L’approccio dell’azienda svedese permette di aumentare di 10 volte la velocità di acquisizione dal sensore, acquisendo ad ogni scatto decine di fotogrammi che possono essere visti come in un film, anche con zoom, per scegliere il fotogramma definitivo tra quelli subito prima dello scatto, ma anche quelli immediatamente successivi. Un piccolo trucco c’è, in realtà, ed è nell’hardware.
La codifica e decodifica dello standard Jpeg è molto più ricca di quella generalmente implementata nel silicio relativo. Modificando alcune funzioni, sempre nel rispetto dello standard e senza aumentare il numero di transistor richiesto, la velocità di trasferimento aumenta a dismisura e può essere sfruttata da un software specifico. Si tratta di brevetti e proprietà intellettuali che Scalado sta mettendo a disposizione dei principali produttori di chipset della categoria. L’ultimo accordo è con Qualcomm, sempre più leader nel mobile, ma altri sono già stati firmati, per esempio per il supporto di MeeGo .
Sorprendentemente le soluzioni Scalado, anche se non a questo livello, sono già presenti in 500 milioni di dispositivi tascabili prodotti da LG, Samsung, Motorola, Htc, Sony, Ericsson e Nokia, e non solo su mobile. L’azienda è già nota nel mondo imaging per alcune soluzioni tra le quali la recente PhotoFlow.

Ricerca immediata e cloud
Un altro aspetto importante dell’imaging di Scalado è nella gestione delle foto acquisite. Una photo cloud fino a 5 GB può essere esplorata in modo assolutamente innovativo, come un vero e proprio mosaico navigabile per successivi ingrandimenti come se fossimo su Google Earth.
L’album iniziale può essere categorizzato secondo varie tag, per argomenti ma anche per colore predominante, tutte idee che rendono molto più semplice il photo browsing di grosse quantità di dati. Anche qui c’è un trucco: a ciascuna immagine vengono aggiunti dei metadati al volo, per permettere successive categorizzazioni e ricerche.
Ma non finisce qui. L’attuale indirizzo dei dispositivi mobili e connessi prevede un progressivo impiego di risorse nella cloud, come sostituzione ed integrazione delle funzioni del sistema operativo. E poiché il software di gestione di Scalado altro non è che un imaging-based operating system, è in corso il suo adattamento verso il nuovo approccio. E come hanno modificato l’hardware del Jpeg decoder, in Scalado, statene certi, vorranno modificare anche la cloud.

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