Sas, partire dalla Bi per competere

Al tradizionale Forum, la società ha discusso di innovazione a 360°, necessaria per affrontare la sfida dell’efficienza e della creativitàAl tradizionale Forum, la società ha discusso di innovazione a 360°, necessaria per affrontare la sfida dell’efficienza e della creatività

Il tema centrale del Sas Forum 2007 (appuntamento che quest’anno è stato circoscritto alla platea degli amministratori delegati e dei top executive aziendali) è ruotato attorno al concetto d’innovazione e alle sue tante declinazioni all’interno del pianeta impresa. All’evento, tenutosi a Stoccolma, si è parlato, quindi, di tecnologia e nuovi prodotti, ma sopratutto di gestione d’azienda e di tutte le modalità operative in grado di versare linfa nuova nelle vene delle società, chiamate a operare su mercati sempre più competitivi.

A introdurre l’argomento è stato Mikael Hagstrom, executive vice president Emea e Asia Pacific Operations di Sas, che si è fatto interprete di una necessità di efficientamento ormai avvertita trasversalmente sul mercato a causa di una serie di fattori, come la concorrenza crescente, la globalizzazione e le spinte alla deregolamentazione. «Nei decenni passati – ha esordito il manager – chi gestiva le imprese si è concentrato soprattutto sui processi di automazione e standardizzazione. Oggi tutto questo non è più sufficiente: per fronteggiare la competizione e guidare il mercato, occorre abbracciare il concetto di innovazione, consapevoli che per affrontare la doppia sfida dell’efficienza operativa quotidiana e della creatività applicata al futuro servono soprattutto strumenti in grado di offrire una chiara visibilità sul business. Solo in questo modo, infatti, è possibile prendere le decisioni migliori e tradurre in concreto le idee che si hanno». L’innovazione, in sostanza, non ha solo a che fare con la creatività, ma con una capacità di analisi in grado di massimizzare i valori aziendali, minimizzare i rischi e ottimizzare le prestazioni.

La diffusione crescente delle piattaforme di intelligence all’interno delle imprese testimonia la piena comprensione del ruolo che gli strumenti di Bi esercitano nell’abilitare i processi di rinnovamento (o per lo meno di efficientamento) delle diverse realtà aziendali: una crescita a due cifre, che non ha mancato di attirare nuovi nomi in un agone già particolarmente combattuto.

«Per quanto ci riguarda, cresciamo più velocemente del mercato – ha commentato Hagstrom – e a fronte di competitor decisamente “legacy” rispetto ai settori di provenienza, noi vantiamo un’assoluta indipendenza tecnologica dai silos di dati sottostanti, siamo focalizzati, investiamo in modo pesante sulla ricerca e sviluppo e siamo presenti sul mercato da più di vent’anni. Per Sas, la Business intelligence è un processo che deve fornire potenti capacità analitiche, in grado di mettere nella condizione di fare previsioni e simulazioni sul futuro dell’azienda. A questo aggiungiamo soluzioni verticali, che includono modelli di business per mercati specifici, in grado di ridurre i tempi di implementazione delle applicazioni. In questa stessa direzione si è mossa la grande ristrutturazione che ci ha trasformato in una vera e propria global company, vale a dire una realtà flessibile, capace di adattarsi più rapidamente alle esigenze di mercato, realizzando business practice replicabili ovunque sia necessario».

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