Sap ritorna al “tutto in casa” ma lo rende aperto

Al SapPhire di Lisbona, il leader mondiale dell’Erp ha annunciato diverse novità, soprattutto nel settore del Crm. La nuova suite 3.0 sancisce, fra l’altro, la fine della partnership tecnica con Clarify. Portali e marketplace privati sono le nuove aree d’attacco del costruttore tedesco.

Il SapPhire di Lisbona è stato per Sap teatro di un nuovo importante aggiustamento strategico e, in un certo senso, di un ritorno alle origini. È certamente un’azienda rinfrancata quella che si è presentata alla platea di utenti e operatori convenuti nella capitale portoghese, dopo una chiusura d’anno nuovamente nel segno di una soddisfacente ascesa. Su questa base poggia quello che il co-chairman della società, Hasso Plattner, ha definito un “cambiamento strategico fondamentale” e che porterà Sap a non proporsi più come fornitore di soluzioni complete, ma a offrire un framework aperto di applicazioni che potrà combinarsi con software di altri vendor. Tuttavia, Plattner non ha fornito dettagli su come saranno sviluppate le future applicazioni, in modo da agevolare il link con altri prodotti. Sono state annunciate, in compenso, nuove versioni per i prodotti di Crm e Scm, che, sulla carta, potranno girare indipendentemente dal sistema di back end R/3. Plattner ha sottolineato come Sap non intenda più blindare i clienti e, invece, voglia offrir loro la possibilità di aggiungere componenti di altri vendor al sistema. Di certo, però, l’arrivo di MySap Crm 3.0 sancisce la fine della partnership con Clarify, visto che è stata integrata una tecnologia di call center sviluppata internamente.


Il nuovo attacco di Sap si svilupperà sui tre fronti dei portali, dei marketplace e delle applicazioni, con i primi due ad agire da elementi collaborativi per le terze. Di riflesso, anche il team di sviluppo è stato segmentato in tre team, che agiranno separatamente. Prosegue per questa via l’evoluzione del costruttore da puro Erp vendor a fornitore di soluzioni di Crm, Scm e gestione del ciclo di vita dei prodotti (Plm). La casa tedesca non ha però abbandonato il tradizionale sistema di back end transazionale, tant’è vero che, nel secondo trimestre del 2002, dovrebbe essere rilasciato un aggiornamento di R/3 Enterprise. Questo prodotto girerà sopra la piattaforma di e-business mySap.com e sarà rilasciato come parte di R/3 Maintenance. L’aggiornamento dovrebbe riguardare i componenti di logistica, risorse umane e finanza.


Sul fronte dei portali, Sap ha annunciato Solution Architect, un ambiente customer oriented, che fornisce strumenti, metodologie e contenuti che servono a implementare e migliorare le soluzioni di e-business. Elemento importante del portale è E-business Case Builder, che calcola il Roi di mySap.com.


La convention degli utenti europei è servita a Sap anche per delineare una nuova tecnologia per il supporto degli scambi privati online fra clienti e fornitori su mercati omogenei. Saranno due aziende controllate, SapMarkets e SapPortals (quest’ultima appena costituita dopo l’acquisizione di TopTier) a occuparsi di uno sviluppo che intende superare il concetto di marketplace virtuale (al quale Sap aveva contribuito
fattivamente con il primo lancio di mySap.com), per proporre qualcosa di maggiormente chiuso e controllato, quindi sicuro.


Il costruttore tedesco ha preso atto che gli scambi B2B hanno attecchito meno del previsto finora. Oltre alla sicurezza, un altro limite individuato è quello della profittabilità dei marketplace virtuali, dato che in molti casi non hanno attirato un numero sufficiente di partecipanti, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta. Gli scambi privati online, sviluppati, gestiti e posseduti da un’unica società, dovrebbero, nell’opinione di Sap, rimuovere le barriere sin qui evidenziate.


Le evoluzioni del Crm


Come già accennato, a SapPhire è stata resa disponibile la versione 3.0 di MySap Crm, software portal-based che offre, ai dipendenti di marketing, vendite e servizi ai clienti di un’azienda, l’accesso istantaneo ai dati necessari per gestire le relazioni con i clienti. Secondo il costruttore, la tecnologia dovrebbe rendere più efficiente il personale addetto ai call center e anche il tempo di formazione dovrebbe ridursi notevolmente. La tecnologia call center implementata è stata sviluppata internamente, ma, per giustificare l’interruzione dei rapporti con Clarify, l’azienda tedesca ha citato anche “inopportuni cambiamenti di management”, lasciando intendere di non volersi più appoggiare ai proprietari di Nortel, a loro volta in difficoltà finanziarie.


Ulteriori funzionalità analitiche e collaborative saranno aggiunte più avanti. Le evoluzioni, infatti, prevedono il supporto di Web chat, e-mail e funzioni di call back, per agevolare un’interazione real time fra addetti dell’azienda e clienti. A ciò si aggiungerà il supporto di dispositivi wireless, in modo che i venditori possano visualizzare i dati sui clienti anche da handheld o telefonini e aggiornare le informazioni sia online che offline.

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