Sap-Hp, unione di forze in nome dell’alta disponibilità

La due società hanno siglato una partnership tesa a offrire supporto postvendita congiunto ai clienti comuni.

Circa il 30% delle installazioni Sap si basa su hardware targato Hewlett-Packard. Non è di poco conto, quindi, l’accordo siglato tra i due produttori per “unificare” il supporto post vendita da fornire agli utenti comuni. Obiettivo dell’iniziativa è facilitare l’approccio all’assistenza da parte dei clienti, che si trovano così a che fare con un unico interlocutore, mentre la sfida tecnologica è quella dell’alta disponibilità degli ambienti Sap, con un obiettivo finale del 99,999%, pari a 5 minuti di fermo macchine. La partnership poggia non solamente sulla fornitura congiunta dei servizi, ma anche su quella dei prodotti che possano gestire al meglio tutti gli eventuali point of failure di una installazione. Nel dettaglio, oltre alle rispettive soluzioni che rientrano nell’ambito Ha (high availability), sono previste iniziative specifiche per le aree delle infrastrutture tecnologiche, dei processi It e dell’assistenza congiunta.
All’interno della partnership internazionale si inquadra anche l’accordo siglato a livello italiano, tra Hp Services Italia e Sap Italia, che fa riferimento a un’apposita struttura centrale europea. Dal punto di vista operativo, un’azienda può contattare direttamente il centro di supporto Hp o Sap (nel caso in cui si riesca a individuare il problema specifico) oppure rivolgersi indifferentemente a uno dei due. In quest’ultimo caso, la chiamata viene esaminata da un team qualificato che si fa carico di reindirizzare il problema alla struttura Hp-Sap.
Come ha sottolineato Hp, gli ambienti mission critical non sono più affrontabili solo mediante tecnologie allo stato dell’arte, perché servono anche assistenza e supporto. D’altro canto, proprio tutti i servizi proattivi necessari non possono essere indirizzati da un unico vendor. La cooperazione, quindi è vista come elemento fondamentale.
“La nostra filosofia – ha commentato Fabio Farhi, responsabile Sap della struttura di supporto clienti per il mercato italiano – prevede un avvicinamento sempre maggiore al cliente, il quale deve poter autonomamente richiedere servizi,
indipendentemente da Sap”
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