Sap e Telecom insieme verso gli Asp

Il mercato degli Application service provider sembra pronto al decollo anche in Italia. Lo dimostrano le iniziative che tutti i big stanno varando in questa direzione. L’ultima riguarda due leader nei rispettivi settori e si integra all’intesa che Teleco

Telecom Italia, Ibm e Sap, ovvero i numeri uno italiani delle
telecomunicazioni, dell’It e del software applicativo, insieme per
fare da apripista nel nuovo mercato Asp (Application service
provider).
Il disegno strategico realizzato dalla società guidata da Colaninno,
ha ormai contorni precisi. Dopo aver annunciato, alla fine di maggio,
una
x-link
partnership con Ibm; 000; A; 24-05-2000
x-fine-link
per la realizzazione e gestione di 10 data center in Italia (che si
aggiungono a quelli già operativi di Pomezia e Milano), Telecom
Italia ha concluso a tempo di record un secondo accordo con Sap, che
consentirà di fornire alle piccole e medie aziende l’applicativo
della software house tedesca attraverso i data center e i
collegamenti ad alta velocità con la sede del cliente.
"In questo ultimo trimestre abbiamo riorientato la strategia
ha affermato Rocco Sabelli, responsabile della divisione Telecom
Italia Wireline -. Ora ci candidiamo a diventare il primo Asp
d’Italia: abbiamo un’offerta di soluzioni chiavi in mano con un
pricing a volume, che offre i vantaggi di convenienza e time to
market. Altri ci seguiranno in questa strada ma noi siamo partiti per
primi"
. Il target è quello delle aziende con un numero di
dipendenti compreso fra 20 e 400, alle quali la soluzione Sap viene
proposta a un costo orientativo di 7-10 milioni annui per operatore.
Il meccanismo è il seguente: le aziende potranno utilizzare Sap,
nelle versioni personalizzate per specifici settori verticali
(mybusiness solution), senza acquisire le licenze ma collegandosi, in
maniera trasparente, al data center di Telecom, dove gira il
software. I business partner di Sap collaboreranno con quelli dell’ex
monopolista per realizzare tutte le personalizzazioni necessarie
all’azienda, la quale, però, avrà come interfaccia Telecom. Il
pagamento è a consumo, ovvero basato sul volume di traffico generato
dall’azienda verso il server del data center a cui si aggiunge quello
generato dai visitatori esterni del sito. Quest’offerta si inserisce,
infatti, nella nuova proposta Business full company, che prevede la
terziarizzazione di una serie di applicazioni, a partire dal portale
aziendale.
Per garantire tempi di risposta paragonabili a quelli della rete
locale, viene utilizzata la tecnologia Hdsl, con velocità da 2 a 155
Mbps.
"Non è un accordo di carta – ha specificato Sabelli -. Ci
aspettiamo i primi risultati dopo l’estate, a partire dai distretti
industriali della ceramica e dei produttori di componenti meccaniche
per l’industria del bianco"
.
Enrico Negroni, amministratore delegato di Sap Italia, ha
sottolineato che "questo accordo corona il percorso iniziato da
Sap due anni per fornire alle aziende soluzioni personalizzate per
distretti industriali a costi sempre più competitivi, per favorire la
competitività"
.

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