Con l’adozione dell’Intelligenza Artificiale in rapida crescita e l’intensificarsi delle minacce informatiche, il 74% dei responsabili della sicurezza IT in Italia riconosce la necessità di trasformare le proprie pratiche di sicurezza: i dati emersi dall’ultima edizione del report State of IT di Salesforce rivelano inoltre un ottimismo unanime verso gli agenti AI, percepiti come utili alleati per migliorare i problemi di sicurezza informatica.
Tuttavia, nonostante le potenzialità percepite, l’indagine, che ha coinvolto oltre 2.000 leader IT a livello globale, tra cui 100 in Italia, evidenzia diverse sfide all’implementazione. Il 56% dei responsabili IT italianiteme che la propria infrastruttura dati non sia in grado di sfruttare appieno l’AI agentica e il 51% non è completamente sicuro di disporre delle misure di protezione adeguate per implementare gli agenti AI.
Oggi sia chi protegge i sistemi informativi aziendali, sia chi cerca di violarli, utilizza l’Intelligenza Artificiale nei propri strumenti. Gli agenti AI autonomi, capaci di alleggerire il carico di attività manuali, permettono ai team di sicurezza di concentrarsi su problemi complessi. Tuttavia, per ottenere benefici reali, è indispensabile disporre di una solida governance dei dati e delle corrette policy di utilizzo.
“Gli agenti AI sono davvero efficaci solo se si basano su dati sicuri. Ecco perché i team di sicurezza IT che mettono la governance dei dati al centro saranno quelli in grado di sfruttare appieno il potenziale dell’AI, rafforzando le difese informatiche e garantendo al contempo la protezione e la conformità dei dati”, ha dichiarato Alice Steinglass, EVP & GM, Salesforce Platform, Integration and Automation.
I numeri chiave della ricerca di Salesforce
Boom del budget Sicurezza IT in risposta alle nuove minacce
Oltre alle minacce quali malware, phishing e vulnerabilità del cloud, i responsabili IT italiani segnalano tra le preoccupazioni principali anche il data poisoning, ovvero la compromissione intenzionale dei dati di addestramento delle AI. In risposta, il 66% delle organizzazioni italiane prevede di aumentare il budget per la sicurezza entro i prossimi 12 mesi.
I complessi contesti normativi complicano l’implementazione dell’IA
Sebbene il 73% dei responsabili della sicurezza IT italiani ritenga che gli agenti AI offrano opportunità di conformità, come il miglioramento dell’aderenza alle leggi internazionali sulla privacy, l’80% afferma che possano rappresentare anche sfide sul piano normativo. Ciò può derivare in parte da un contesto normativo sempre più complesso e in evoluzione in tutte le aree geografiche e in tutti i settori, ed è ostacolato da processi di conformità che rimangono in gran parte non automatizzati e soggetti a errori. Per questo:
- Solo il 38% si sente pienamente in grado di implementare agenti AI nel rispetto delle normative.
- L’83% afferma di non aver ancora completamente automatizzato i processi di conformità.
La fiducia è fondamentale per un’AI efficace, ma va costruita
La fiducia dei consumatori nei confronti delle aziende è in calo, evidenzia Salesforce. A livello globale, tre esperti IT su cinque (60%) ritengono che i progressi dell’AI rendano ancora più cruciale l’affidabilità percepita di un’azienda. Inoltre, solo il 42% dei consumatori dichiara di fidarsi dell’uso etico dell’AI da parte delle aziende (un dato in calo rispetto al 58% del 2023). Per quanto riguarda l’Italia:
- Il 67% dei leader IT italiani non è pienamente sicuro della precisione o della spiegabilità dei risultati forniti dall’AI.
- Il 59% non offre completa trasparenza sull’uso dei dati dei clienti.
- Il 58% non ha ancora definito linee guida etiche complete sull’uso dell’AI.
- Il 68% ritiene che la diffidenza dei clienti verso i servizi basati su AI derivi da timori legati alla sicurezza o alla privacy.
La governance dei dati è il pilastro dell’evoluzione agentica
Oltre la metà dei responsabili IT italiani non è sicura di avere dati di qualità sufficienti per supportare gli agenti AI, né delle policy necessarie per implementare questa tecnologia in modo sicuro e conforme. Tuttavia, le organizzazioni stanno investendo sempre più nell’infrastruttura dati per gettare le basi dell’adozione futura dell’AI.
L’adozione degli agenti AI è già iniziata
Secondo i dati raccolti, il 35% dei team italiani di sicurezza IT utilizza già agenti AI nelle attività quotidiane. Questo numero è destinato a quasi raddoppiare nei prossimi due anni, con il 68% che prevede di integrarli nel proprio lavoro entro quel periodo.
È il momento di un’evoluzione operativa
Al di là del rafforzamento della base dati, sottolinea Salesforce, oltre la metà degli esperti IT italiani ammette che ci sia ancora lavoro da fare per aggiornare le proprie pratiche di sicurezza e conformità all’era degli agenti AI. Il 49% ritiene che le proprie strategie di sicurezza e compliance siano già pronte per lo sviluppo e l’implementazione di agenti AI.
Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito di Salesforce.









