Salesforce.com vede il Web 3.0

Produttività personale, sviluppo applicativo e piattaforme: tutto come servizio

Non solo il Crm, anche lo sviluppo applicativo si farà “a servizio”. Questa la convinzione di Marc Benioff, fondatore e Ceo di Salesforce.com, specialista delle soluzioni di gestione dei rapporti con la clientela Web hosted.

Il manager parla delle previsioni di Gartner, che sostiene che il 25% del giro d’affari globale delle applicazioni, che attualmente ammonta a 250 miliardi di dollari, sarà rappresentato dal Software come Servizio (SaaS) da qui al 2012.

«Il modello multi-tenant che noi proponiamo – esordisce il Ceo della società rivolgendosi agli utenti europei riuniti a Londra – sfrutta un’infrastruttura condivisa in luogo di una esclusiva e permette, quindi, di ridurre inefficienze e sprechi di spazio su disco e storage, oltre che di personale. Il SaaS favorisce anche l’aggiornamento delle tecnologie, visto che nel corso degli ultimi 8 anni abbiamo lasciato 25 nuove versioni e upgrade, tutti automaticamente e immediatamente disponibili alla nostra base di utenti».

Un giro d’affari di 850 milioni di euro, quello di Salesforce.com, 150 milioni dei quali realizzati nel Vecchio Continente grazie a 7.000 clienti (41.000 quelli complessivi, per oltre un milione e 100.000 sottoscrittori).

Il suo Ceo ha creduto nelle potenzialità di Internet come strumento di erogazione del software in tempi non sospetti, quando il modello Asp era già in crisi. «Se la prima era del Web è legata alle applicazioni consumer che abilitavano l’accesso a Internet – sostiene – il Web 2.0, oggi, è incentrato sulla democrazia dell’informazione e sulla possibilità offerta a chiunque di pubblicare contenuti in totale autonomia. La naturale evoluzione è il Web 3.0 che permetterà a chiunque di fornire il proprio contributo attivo all’innovazione, utilizzando infrastrutture Web hosted e il cloud computing come nuovo metodo per creare e utilizzare le applicazioni».

Proprio in quest’ottica, va il nuovo servizio della società californiana, Force.com. «Si tratta della prima Piattaforma a Servizio, Paas, al mondo, che permette ai team di sviluppatori di lavorare alla creazione di nuove applicazioni senza installare nulla sul proprio pc – dice Benioff -. Force.com è, in pratica, una virtual machine sulla quale l’utente può far girare il proprio codice senza dover acquistare software di sviluppo specifico. Visualforce, disponibile nella Summer release del 2008, rappresenta la traduzione in pratica di questo concetto, che mi piace definire Sviluppo come servizio. Grazie all’upgrade, infatti, i nostri sottoscrittori potranno sviluppare in tutta facilità, e senza dover investire in licenze per dotarsi di tool specifici, diverse interfacce per i molteplici dispositivi di accesso al Crm di Salesforce, a garanzia della massima flessibilità d’uso della piattaforma».

L’alleanza siglata di recente con Google è, invece, ascrivibile alla possibilità di ampliare la gamma delle funzionalità di Salesforce.com verso gli orizzonti della produttività personale. Mira, infatti, a integrare le Google Apps nel Crm della casa californiana.

«Sarà, quindi, possibile – puntualizza il Ceo – accedere via Internet a risorse e applicazioni come la posta elettronica di Gmail, la messaggistica istantanea di Talk o il calendario degli appuntamenti Calendar, senza dover installare nulla sul proprio notebook o desktop». A detta del manager, nelle ultime tre settimane, il servizio (attualmente in beta) è stato utilizzato da oltre 200.000 sottoscrittori di Salesforce.com.

La società ha già proposto in passato un servizio analogo su Office e Outlook, che rappresentano lo standard de facto nelle applicazioni di produttività personale. A differenza di quello con la casa di Redmond, però, l’accordo con Google rappresenta una decisa presa di distanza rispetto al vecchio paradigma del software a licenza.

«Quel modello di fruizione del software – conclude Benioff – imponeva scelte di lungo termine alle aziende, che spesso rimanevano legate per decenni a un vendor. Il nostro, invece, offre ampia libertà e flessibilità, che certo sarà gradita ai più». E che la modalità “a servizio” stia riscuotendo un successo inarrestabile ne è prova, secondo il manager, anche la recente inclusione di Salesforce.com, tra i “visionari”, del quadrante magico di Gartner, che mappa i player del comparto dei server logici.

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