Attraverso l’affiliata Ciemme Service, lo specialista emiliano di prodotti ad aria compressa ha automatizzato la propria struttura commerciale, nell’ottica della fidelizzazione di partner e clienti. L’applicativo di Sanmarco Informatica ha rimpiazzato il preesistente Erp
È un
obiettivo strategico globale quello in cui si inscrive il progetto Crm di Fini, il gruppo
emiliano che ha fatto dell’aria compressa un business da 78 milioni
di euro e che oggi riunisce una decina di aziende, per un totale di
310 dipendenti. Un obiettivo d’impresa che non poteva
prescindere dall’automazione della forza vendita. Guido Franchini, direttore
di Ciemme Service, la società del gruppo che si incarica della
gestione dei sistemi informativi, spiega: «Il primo impegno è
lavorare alla fidelizzazione di partner e clienti. Estendere il sistema
informativo a supporto delle relazioni d’impresa significava in primo
luogo dotare gli agenti (una cinquantina tra Italia ed estero,
ndr) degli strumenti adatti per migliorare il servizio reso.
Abbiamo varato diversi progetti, provvedendo innanzitutto a
riconfigurare e accentrare la piattaforma gestionale.
Agli inizi del
2001 l’Erp Bpcs, personalizzato al punto da rendere antieconomico l’allineamento
all’euro, ha lasciato il posto al sistema Galileo di Sanmarco
Informatica, con il preciso intento di salvaguardare gli investimenti già
effettuati sulla piattaforma As/400 e di evitare di
compromettere gli sviluppi già in corso sul fronte del progetto Crm. Abbiamo
coinvolto gli utenti chiave di ciascuna area aziendale e
proseguito nell’opera di formazione e training, senza lesinare sugli
investimenti». La realizzazione di una prima suite procedurale per il Crm,
basata su Notes, è dello scorso anno.
«Tuttora – aggiunge
Franchini – stiamo lavorando per estendere le funzionalità, che già
ricomprendono, oltre alla gestione anagrafica dei clienti e dei relativi listini
personalizzati e alla possibilità di inserire ordini per prodotti e
ricambi, la produzione di statistiche e la visibilità sullo
storico. Inoltre l’applicazione fornisce una fotografia del
portafoglio degli ordinativi in corso di evasione e presto renderà
disponibile la situazione contabile completa di ciascun cliente nonché
gli elenchi del cosiddetto pronto». Proprio la
verifica dello stato di avanzamento degli ordini ha contribuito a convincere gli
agenti della necessità di collegarsi giornalmente al sito di Fini.
Ciascuno di loro dispone di un pc o di un notebook su cui è installato un
client Notes. Una
volta connessi via Internet attraverso un apposito menu di navigazione raggiungono l’area
riservata del sito e, nel caso degli aggiornamenti d’archivio, poggiano
sulle capacità di replica dei dati del tool di Lotus.
Suite estesa agli
importatori
L’applicazione di Crm
rappresenta in buona sostanza un’estensione di Galileo, cui si interfaccia
direttamente. E lo stesso avviene per il data warehouse, animato da Brio e
incaricato di fornire sia i prospetti statistici sulla base
delle elaborazioni dei dati anagrafici e commerciali, sia i
report recanti le provvigioni.
«L’idea è che la suite Crm
– sottolinea Franchini – possa essere sfruttata anche dai nostri
importatori». Un apposito schedulatore si incarica di allineare
periodicamente gli archivi dando il via alla replica dei dati contenuti nel
database di Galileo, con la quale vengono messi a disposizione degli
agenti. L’azienda,
peraltro, monitora i collegamenti da loro effettuati, allo scopo di anticipare eventuali
problemi. «Dall’operazione – conclude Franchini – ci si attende il
sostanziale beneficio di un colloquio più diretto tra azienda, partner e
clienti, pronto a tradursi in un consistente risparmio in termini di
tempo e di risorse, nonché, come ulteriore aspetto chiave, in un
livello di servizio assai più elevato».