Roggero: l’Ict dimenticata

Il presidente di Assinform ricorda le richieste dell’Associazione alla politica. E i molti silenzi ricevuti

La distanza fra la politica e il mondo delle imprese sta tutta nel discorso
di Pierfilippo Roggero. Il presidente di Assinform, che sembra avere accantonato
l’entusiasmo dei primi momenti, fa il giro largo anche se subito si capisce dove
andrà parare. Dice che i problemi di Fazio e Bankitalia, le
questioni legate alle primarie dei due poli sono sicuramente interessanti e che
ci appassionano. Soltanto che ci sarebbe anche un Paese da mandare avanti, le
richieste delle imprese, la necessità di spingere sul tasto
dell’innovazione
. Eppure in questi anni le richieste di Assiform, che
riepiloga puntigliosamente, hanno ricevuto risposte che se dovesse elencarle
potrebbe anche starsene in silenzio. “Crescita e sviluppo passano in
secondo piano nel dibattito politico”
.


Tutto questo nonostante da molti mesi, sotto l’incubo del pericolo Cina da
Ciampi a Montezemoloin molti hanno ribadito concetti come “fare
squadra”
, “fare sistema“ e accelerare sull’innovazione siano ormai
questioni imprescindibili. Tutto è stato inutile, sembra dire
Roggero, che osserva come “i temi dell’Ict nella finanziaria sembrano annacquati”. Pe questo si è stufato di chiedere aiuti,
agevolazioni o finanziamenti ma, nell’ennesima lista di richieste ceca di volare
alto, anche se in modo un po’ vago, e chiede a questo e al prossimo governo di
qualunque colore sia “un progetto politico” con una
“governance centrale capace di mettere il tema dell’innovazione al
centro del dibattito politico ed economico”
. Ma non si fa molte
illusioni.

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