Home Un robo advisor per gli investimenti dei millennial

Un robo advisor per gli investimenti dei millennial

La banca d’ investimento americana, Morgan Stanley, sta introducendo un nuovo consulente robo con l’obiettivo di attirare l’attenzione dei giovani.

Morgan Stanley sta cercando di raggiungere questo obiettivo incorporando portafogli mirati a cause che includono la diversità di genere, le nuove tecnologie e la sostenibilità.

Dal punto di vista tecnologico l’iniziativa di Morgan Stanley è interessante per l’utilizzo del robo advisor. Si tratta di una nuova generazione di consulenti che offrono servizi online di consulenza finanziaria.

Grazie all’utilizzo di strumenti automatici i robo advisor hanno basse commissioni per i risparmiatori permettendo di allargare la potenziale clientela di questi servizi.

La gestione del portafoglio non è completamente automatizzata, o almeno non lo è in molti casi dove le decisioni vengono prese da consulenti finanziari.

L’utilizzo degli algoritmi permette però di comprendere il profilo di rischio dell’investitore  cliente e la definizione degli obiettivi con l’obiettivo di creare iani di investimento coerenti.

Anche in Italia si è diffuso l’utilizzo dei robo tanto che secondo un’indagine il 21% dei risparmiatori si affiderebbe ai loro consigli.

I robo advisor costano meno

Oltre alle commissioni inferiori, i robo hanno il vantaggio di essere sempre disponibili. Una sorta di chatbot che il cliente può utilizzare in qualsiasi momento della giornata a differenza del pronotore o consulente bancario.

Uno dei loro principali difetti sta nella personalizzazione del servizio. È vero che l’utilizzo degli algoritmi permette di modellare il portafoglio, ma il tocco dell’essere umano in questi casi è fondamentale. In più, spesso consigliano investimenti decisamente differenti rispetto a quelli già effettuati e quindi bisogna mettere in conto una transizione del portafoglio che in qualche caso può anche avere dei costi.

D’altra parte il robo gestisce meglio l’emotività frutto degli alti e bassi del mercato. Le loro decisioni si basano esclusivamente su gli algoritmi. Se non è coerente con l’allocazione degli asset, il portafogli viene aggiustato.

L’allocazione degli asset corrisponde agli obiettivi del cliente? Il portafogli rimane invariato. In caso contrario, si attua un riequilibrio. Non vi sono ulteriori interrogativi e non ci si basa sull’intuizione.

Intanto, sono arrivati anche nelle piccole banche di credito cooperativo con un servizio che, come altri, punta verso gli investitori più giovani con una gestione patrimoniale low cost. E il consulente finanziario lo si vede via Skype.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php