Roaming: adesso si cambia

Un nuovo accordo in attesa di ratifica per la prima volta pone un tetto al costo del traffico dati in roaming. Scendono le tariffe per chiamate e Sms. All’estero si potranno utilizzare operatori alternativi.

Un nuovo accordo è stato raggiunto tra il Parlamento europeo e la presidenza danese del Consiglio dei Ministri europei in merito alle tariffe telefoniche applicate in roaming.
L’intesa, che deve essere ratificata (il Parlamento europeo la sottoporrà al voto dell’assemblea plenaria il 10 maggio e prima ancora dovrà fare un passaggio in Commissione industria, ricerca ed energia il 24 aprile), dovrebbe avere effetto a partire dal prossimo mese di luglio e consentire sia una riduzione dei costi delle chiamate, sia un miglioramento generale delle condizioni sul fronte del traffico dati.

In particolare, secondo quanto si legge sulla nota ufficiale, un megabyte di dati scaricati non dovrebbe costare più di 70 centesimi di euro a partire dal prossimo 1° luglio, per scendere a 45 centesimi nel 2013 e a 20 centesimi nel 2014.
Si tratta di una innovazione importante, dal momento che finora non erano mai stati fissati tetti vincolanti nelle tariffe applicate sul traffico dati.
Parimenti, sempre a partire dal prossimo mese di luglio, un minuto di chiamata in roaming non potrà costare più di 29 centesimi, per scendere a 19 centesimi nel 2014: in questo caso si applica una riduzione significativa rispetto ai 35 centesimi applicati in base alla normativa vigente.
Per gli Sms si scende invece dagli attuali 11 centesimi a 9 in luglio e a 6 tra due anni.

Ma c’è un altro dettaglio chiave che emerge dall’intesa.
I servizi in roaming potranno essere acquistati separatamente rispetto alla normale sottoscrizione al servizio telefonico.
Questo significa che l’utente potrà avvalersi di operatori alternativi per i servizi in roaming, mantenendo il rapporto con il proprio operatore nazionale per il traffico domestico.

Tutto questo, è importante sottolinearlo, senza modificare nemmeno temporaneamente il proprio numero di telefonico e senza alcun aggravio di costo.
Questo cambiamento interesserà, naturalmente, anche i servizi dati.

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