Ottime prospettive per le aziende che decidono di utilizzare il Web come canale di vendita con l’affiliate marketing. Michele Marzan, country manager di Zanox Italia, ci spiega alcune semplici regole per mettere in piedi un’attività di successo
L’affiliate marketing (i) consiste nella mediazione e nella vendita di prodotti e servizi attraverso appositi network online, ottimizzati in modo da assicurare i massimi ritorni sui contatti stabiliti. In pratica, si utilizza un sito per convogliare o reindirizzare il traffico su un altro, incentivando il giro d’affari di quest’ultimo a fronte della corresponsione di una quota stabilita tra le parti. «Tre sono le figure coinvolte in questa relazione – esordisce Michele Marzan, country manager di Zanox Italia -. Anzitutto, l’azienda/merchant, poi le realtà che, come noi, si occupano di fare da tramite tra l’azienda e gli affiliati e, infine, gli affiliati/publisher. Questi ultimi sono soprattutto Web master, blogger, agenzie media, motori di ricerca e grossi portali».
L’idea è piuttosto semplice: una persona qualsiasi che decide di aprire (o ha già) un sito Internet, può concedere a un’azienda (poniamo Alfa, che vende cosmetici) uno spazio cliccabile all’interno del proprio sito, che rimanda, come una porta d’accesso, al portale Web di Alfa. «Gli strumenti a più alto tasso di conversione, ovvero in grado di attrarre il maggior numero di clienti e referenze – sostiene il manager – sono, nell’ordine, i motori di ricerca come Google, il direct e-mailing, i servizi di confronto tra prezzi e tariffe, quali Kelkoo o 6sicuro, e il display advertising con i banner, animati o meno».
L’affiliate marketing è, spesso, il passo propedeutico all’online marketing, che prevede l’ottimizzazione di tutti i mezzi di contatto, dalla pubblicità interattiva alle e-mail, e la loro integrazione con tecniche di analisi dei comportamenti sul Web. Il modello pay-per-performance, proprio dell’affiliate marketing, funziona e i ritorni sono immediati e tangibili. Il meccanismo consente a chi “ci sa fare” di incrementare considerevolmente il proprio giro d’affari, sfruttando un canale che consente la profilazione accuratissima dei clienti potenziali. «Le aziende per le quali questo tipo di iniziative risulta la scelta ideale – puntualizza il manager – sono quelle che hanno intenzione di costruirsi un database dei clienti prospettici, in previsione di iniziative di marketing relazionale e Crm. Oltre a questo, ovviamente, dovrebbe essere anche la soluzione privilegiata per tutte le aziende che fanno del Web un canale strategico di vendita e conoscenza». Ma Zanox non si ferma qui e propone alcune regole (si veda box a fondo pagina), che dovrebbero consentire anche ai neofiti di agire per il meglio nella giungla dell’affiliate marketing. «La potenza di fuoco che è necessario mettere in pista – sottolinea Marzan -, è molto elevata, non tanto dal punto di vista economico, quanto piuttosto da quello della tecnologia alla base del sito Web dell’azienda. Deve trattarsi, infatti, di un contenitore online idoneo a supportare il peso dei picchi di accesso e l’afflusso di molti nuovi clienti potenzialmente generabile dalle iniziative messe in atto».





