Ristrutturazione in vista per una Bt oberata dai debiti

Secondo alcune fonti vicine all’operatore britannico, Bt – un colosso schiacciato dal peso di un debito sempre più consistente – potrebbe annunciare già questa settimana un ambizioso piano di ristrutturazione che prevede, oltre alla pubbl …

Secondo alcune fonti vicine all’operatore britannico, Bt – un colosso
schiacciato dal peso di un debito sempre più consistente – potrebbe
annunciare già questa settimana un ambizioso piano di
ristrutturazione che prevede, oltre alla pubblica offerta di azioni
nel comparto della telefonia mobile anche la segmentazione delle
attività sul fisso e una possibile spinoff della divisione dei
servizi Internet. Il progetto di trasformazione coincide con la crisi
più grave che Bt registra dal 1984, anno della sua privatizzazione.
Colpita dall’erosione degli utili derivanti dalle sue attività
primarie sul mercato della telefonia fissa nel Regno Unito e dalla
concorrenza sempre più spietata in quello delle telecomunicazioni
aziendali, Bt ha visto il suo titolo deprezzarsi di quasi il 50%
quest’anno. Ma il problema più immediato riguarda il debito
consolidato, che nel 2001 potrebbe gonfiarsi dai 18,3 miliardi di
sterline di fine giugno a ben 35 miliardi di sterline (oltre 110.000
miliardi di lire). Gli oneri che pesano sulle spalle di Bt hanno
recentemente portato a un’ondata di retrocessioni del valore del suo
debito valutato dalle principali società di rating, con gravi
ripercussioni sulle capacità di investimento del gruppo. La chiave di
volta dell’imminente ristrutturazione è il piano per la quotazione di
un pacchetto azionario compreso tra il 20 e il 25% di Bt Wireless, un
contenitore di svariati "tesori" cellulari che comprende tra gli
altri gestori come Cellnet in Germania, Irlanda e Paesi Bassi. Per
gli analisti Bt Wireless potrebbe valere da sola 40 miliardi di
sterline, il che potrebbe far incassare a Bt dagli 8 ai 10 miliardi
(oltre 33mila miliardi) in caso di Opa. Accanto a questa manovra c’è
il possibile scorporo delle attività Internet e la separazione, nel
campo delle telecomunicazioni fisse tra attività di dorsale (centrali
di commutazione e distribuzione via cavo e altre infrastrutture) e
servizi retail voce e dati. Sempre secondo gli analisti, Bt rischia
di dover annunciare un calo del 49% dei profitti pretasse nel secondo
quarto, dopo il 27% di contrazione registrato nel primo.

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