Ridurre la spesa It innesca l’errore umano

Virtualizzazione e cloud necessitano di investimenti formativi, altrimenti si corre il rischio di perdere dati.

Kroll Ontrack ha emesso una nota con cui afferma che gli errori umani sono responsabili di un crescente numero di richieste di recupero dati da parte delle aziende.

Gli esperti di Ontrack Data Recovery attribuiscono il trend all’esistenza di sistemi di storage più complessi e alla scarsità di risorse per sostituire le apparecchiature, formare il personale It e disporre di uno staff adeguato.

Secondo il country manager della società, Paolo Salin, riporta la nota, anche se sistemi avanzati come la virtualizzazione e il cloud computing permettono l’ottimizzazione dello storage aziendale, alla loro base vi sono sempre i processi umani; la complessità dei sistemi spesso richiede un forte sforzo iniziale per l’apprendimento del corretto funzionamento ma, con la riduzione della spesa It diminuisce il tempo che può essere dedicato alla formazione e aumenta l’incidenza dell’errore umano.

Gli errori umani che Kroll Ontrack ha riscontrato come più comuni sono l’strazione del drive sbagliato cercando di sostituire il disco difettoso in un sistema Raid, la riformattazione di un disco (durante la migrazione di un server, viene riformattata la Lun errata di una San), il ripristino di backup vecchi o danneggiati, la ricostruzione errata di un Raid, l a cancellazione dei dati.

A sostegno di queste tesi Kroll cita alcuni esempi di perdita di dati dovuti a errore umano risolti nel 2009.

Un sistema Raid 5 con 10 drive ha avuto un disco rotto senza segnalazione per tre mesi. Quando si è guastato un secondo disco, il server è andato in crash, non riuscendo più ad accedere ai dati. Invece di forzare i dischi per riportarli online e danneggiare in modo definitivo i dati del volume, l’utente si è rivolto a Kroll Ontrack che ha ricostruito il sistema, rendendo possibile il recupero totale dei dati.

Un’azienda ha eseguito accidentalmente uno script durante un test cancellando 38 macchine virtuali da due sistemi. Kroll Ontrack ha potuto collegarsi all’azienda da remoto, recuperare i dati cancellati e copiare le macchine virtuali in un nuovo sistema.

Una società che si occupa di leasing di cloud computer ha staccato accidentalmente un volume di storage virtuale dell’ambiente. Quando è stato riconnesso, Windows riportava il volume come spazio non allocato con l’impossibilità di montare il volume stesso.
Utilizzando il servizio Remote Data Recovery, i tecnici di Kroll sono stati in grado di riparare il volume di storage cloud danneggiato permettendo all’azienda di tornare operativa in quattro ore.

Su venti volumi Vmfs era stata avviata l’”inizializzazione rapida” su un server di backup. Mentre le macchine virtuali e i server Esx continuavano a funzionare, il server di backup si era fermato. Eseguire il reboot dell’Esx rischiava di provocare tempi di fermo macchina e perdita dei dati. Kroll Ontrack ha ricostruito i dischi virtuali cancellati recuperando il 100% dei dati nel giro di 24 ore.

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