Reply in Europa con Syskoplan

Le due realtà avranno un giro d’affari pari a 180 milioni di euro. Intanto la torinese Reply amplia il suo portafoglio anche in ambito Sap e nell’Automotive

Febbraio 2006, È in fermento il comparto dei Var e dei system integrator italiani.
Ma se da una parte diventano indispensabili nuovi riassetti societari,
capita anche che si assista a naturali, quanto necessari, allargamenti
di orizzonti, sia tecnologici che geografici e strategici. È il
caso dell’ultima acquisizione dal valore di 35,3 milioni di euro, che
la torinese Reply sta portando avanti nei confronti dell’azienda tedesca
Syskoplan (40 milioni di giro d’affari per circa 300 dipendenti). Entrambe
quotate in Borsa (l’italiana al TechStar, la tedesca sul Frankfurt Stock
Exchange), le due realtà metteranno assieme una forza di 1.500
dipendenti il cui giro d’affari è valutabile sui 180 milioni di
euro.

«Siamo una delle poche aziende italiane che ha lanciato
un’Opa sul mercato tedesco
– vuol spiegare Mario Rizzante,
presidente e fondatore di Reply – ma non ci monteremo la testa. Come
nostro solito continueremo a lasciare la massima indipendenza alle aziende
del nostro network
(una ventina circa – ndr) e in questo caso
lasceremo anche che Syskoplan rimanga quotata alla Borsa di Francoforte»
.

L’intenzione è quella di allargarsi in Europa attraverso
una porta d’entrata, quella della Germania, che per lingua stessa
solleva dalla concorrenza dell’offshoring.
«Semmai saremo noi italiani – sottolinea il manager –
a fare dell’inshoring con prezzi un po’ più contenuti e capacità
di alto livello»
. Vero è che il passo verso i Paesi
dell’Est sarà valutato attentamente. Ma intanto Reply porta a casa
anche skill in ambito Sap e clienti nell’Automotive. Per questo Rizzante
ammette di «tornare un po’ a casa», in quel segmento
dell’Automotive che una volta era fiore all’occhiello della stessa Italia.

Ma se l’interesse della stessa Reply è rivolto al
mercato dei servizi tedesco, che per Rizzante vale quattro volte quello
italiano, bisogna stare a vedere come evolverà questa domanda.
Anche a fronte di tutti i passaggi di testimone che le stesse aziende
tedesche stanno effettuando proprio per affrontare con soddisfazione economiche
i propri clienti.

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