Regioni in ritardo con l’iter procedurale per pagare i fornitori

Secondo la rilevazione della Cgia di Mestre la quota dei non iscritti sul totale dei Comuni è pari al 25,8% mentre tra le Regioni e le Province autonome l’incidenza è al 33,3%.

A pochi giorni di distanza dalla scadenza prevista
per decreto per
lo sblocco dei debiti della Pa, sei Regioni e una Provincia autonoma (Bolzano) non
risultano ancora iscritti nella piattaforma del Ministero. Ricordiamo che la registrazione è una procedura necessaria
per avviare l’iter procedurale per pagare i propri debitori. Le Regioni che mancano all’appello sono: Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio,
Lombardia e Marche.

Oltre a
queste Regioni, anche molti Comuni capoluogo di provincia non risultano aver adempiuto a questo obbligo,
sottolinea la Cgia di Mestre, che ha curato l’elaborazione. Tra questi si segnalano quello di Bologna, Torino,
Trieste, Bergamo, Bari, Foggia, Trento e Vicenza.

Tra i 116
Comuni capoluogo di provincia, segnala la Cgia, ben 30 non si sono ancora
registrati. La quota dei non iscritti sul totale dei Comuni è pari al 25,8% (1
su quattro circa ), mentre tra le Regioni e le Province autonome
l’incidenza è al 33,3%
(in questo caso circa 1 su 3).

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