Regali di Natale: attenti alle scatole vuote

Microsoft comprerà Nokia? E Rim? Attenzione: i regali piccoli e fragili richiedono imballi pieni di trovate antiurto, quindi voluminosi ed appariscenti oltre merito

Parlando di smartphone, Apple dichiara di aver venduto, nel corso dell’ultimo trimestre, 14,1 milioni di smartphone. La traballante Rim si rifà bella e riesce a dichiarare addirittura il sorpasso, con 14,2 milioni di pezzi. Non è un’analisi di tecnologia, ma solo una constatazione di forza bruta: per la differenza intrinseca tra i mercati di riferimento delle due aziende è probabile che nel prossimo trimestre Apple continui la sua corsa e Rim scenda di qualcosa.
Qui si potrebbe intanto obiettare che la questione dei mercati di riferimento è meno pressante di quanto l’industria cerca di farci credere: alla fin fine, per la maggior parte delle attività essere raggiungibili nel senso proposto dall’iPhone va abbastanza bene, mentre per la maggior parte delle persone avere un dispositivo Rim non è altrettanto intrigante.

Phone 7 e Bruno Vespa
Anche Microsoft fa il suo annuncio, e parte bene: sono ben 1,5 milioni i pezzi con Phone 7 distribuiti nei negozi nelle ultime sei settimane.
Ovviamente la distribuzione di milioni di pezzi non equivale ad averli venduti, come ben sa -tra gli altri- Bruno Vespa che continua a presentare dappertutto i suoi libri, perché una volta distribuiti a milioni di esemplari bisogna venderli. Le cifre di vendita di Microsoft parlano di un venduto di parecchie decine di migliaia, forse di qualche centinaio di migliaia, ma al momento restano piuttosto basse. E secondo Gartner negli ultimi 12 mesi la quota di Windows Mobile, già scesa un anno fa, si è inabissata dal 7,9% al 2,9%, roba da Palm.

L’Occidente e Biancaneve
Parlando dei feature phone è ritenuta fluida la situazione di Nokia. Colosso nei cellulari di basso profilo e nano negli smartphone, alla lunga è stato sconfitto nella guerra dei sistemi operativi dalla situazione di Symbian, un eccellente software che dopo tanti risultati ha oggi concluso la sua corsa nonostante i pannetti caldi offerti dall’Europa, rischia di restare con il fiato corto in un mondo che lei per prima ha inventato. Non è un mistero che già per il 2011 si parla di una sua acquisizione proprio da parte di Microsoft.
Ma si sa, l’Occidente crede di controllare tutto, si fa bello e ne chiede conferma allo specchio, finché non arriva una Biancaneve qualsiasi e i giochi sono fatti. I mercati che tirano davvero non sono quelli occidentali ma quelli asiatici, e magari a fine 2011 parleremo anche dell’Africa. Ma per ora i felini Android ed Apple fanno la parte del leone tra le tigri asiatiche, in un mondo che ha quasi saltato il 2g/3g all’europea e picchia sul futuro senza vincoli pregressi.

Scatole vuote e regali da riciclare
Si prospettano tempi duri anche per Rim, che non è una scatola vuota ma con le dimensioni attuali non ha più il fiato di una volta. Anche per Rim gli astrologi della tecnologia prevedono un’acquisizione a breve termine. Francamente dal di fuori sembrava più sensato acquistarla a buon prezzo un anno fa, evitando il lancio di Windows 7, ma ovviamente si tratta di osservazioni da turista che guarda le meravigliose architetture sviluppate e realizzate da geni del settore, sia detto senza ironia.
Tornando a Research in Motion, clamorosamente l’ago della bilancia potrebbe essere Facebook. Il modello di business del nuovo che avanza sarebbe irrobustito dalla conquista del mondo degli smartphone-che-verranno: il suo nuovo sistema di messaggistica istantanea, infatti, potrebbe competere proprio con quello di Rim, se solo Facebook acquistasse Skype, come ipotizza, tra gli altri e tra l’altro, Andreas Bernstom, Ceo della Rebtel, azienda leader nel Voip.
Insomma sotto l’albero Microsoft potrebbe trovare Nokia per i feature phone e Rim per gli smartphone aziendali, integrando la sua strategia con un Phone 7 sempre più consumer. Ma attenzione, perché spesso i regali di Natale riservano sorprese: scatole molto grandi imballano regali piccoli e fragili; molti regali sono indesiderati e una volta scartati (in tutti i sensi) vengono poi riciclati.

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