Red Hat vara un’infrastruttura unificata

Strategia di virtualizzazione 2009

Red Hat ha annunciato la strategia di virtualizzazione per l’anno in corso e oltre, delineando i piani di estensione e potenziamento dei prodotti server, client e di gestione. Nell’ottica di far gestire tutti i workload su un’unica infrastruttura comune, varerà la gamma di prodotti Red Hat Enterprise Virtualization, una suite che fa perno su vari componenti.

Il primo, ovviamente, è Red Hat Enterprise Linux (Rhel), la cui direzione strategica si basa su Kvm. La nuova versione 5.3 del sistema open source, tra l’altro, integra Java OpenJdk. Riguardo la scalabilità degli ambienti x86-64 virtualizzati, Rhel 5.3 supporta server virtuali dotati di un massimo di 32 Cpu e fino a 80 Gb di memoria. Parallelamente è stato esteso anche il supporto ai server fisici, fino a 126 Cpu e 1 Tb di memoria principale. Il sistema permette anche di assegnare a ogni server virtuale (guest) un maggior numero di periferiche. Quanto all’implementazione della tecnologia Java OpenJdk (versione open di Java Se 6) manifesta la sua utilità quando Rhel è associato a JBoss Enterprise Application Platform.

Enterprise Virtualization Manager for Server è una nuova soluzione per la gestione della virtualizzazione sui server che permetterà la gestione di server e desktop virtuali con strumenti di thin provisioning, monitoraggio e reportistica. Enterprise Virtualization Manager for Desktop, infine, serve a gestire i desktop virtuali.

Enterprise Virtualization Hypervisor, infine, è un nuovo hypervisor stand alone progettato come soluzione per partner e clienti che vogliono uno strato base di virtualizzazione standardizzato. Red Hat prevede che i nuovi prodotti, compresi nella suite Red Hat Enterprise Virtualization, saranno resi disponibili in maniera graduale entro diciotto mesi, con le prime disponibilità attese per la metà del 2009.

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