R&D, cioè, persone e progetti

Una ricerca di CA conferisce un volto umano al tema della Ricerca & Sviluppo e lo connota con la lente dell’efficientismo, premiando il Project & portfolio management.

CA ha fatto realizzare una ricerca nei mesi scorsi con il fine di analizzare tendenze e prospettive nello sviluppo di nuovi prodotti nei settori high tech, software, bioscienze e industria.

Lo studio si è concretizzato in interviste a oltre 100 responsabili della Ricerca & sviluppo di tutto il mondo in merito ai trend generali, alle principali problematiche dello sviluppo e alle iniziative tecnologiche. Sono state coinvolte nello studio aziende di tutte le dimensioni. Quasi il 40% del campione, però, era relativo a organizzazioni con più di 5mila dipendenti.

Veniamo ai risultati, che consentono a Ca di chiosare che le preoccupazioni in merito all’impatto dell’outsourcing sulla ricerca e sviluppo sono esagerate, che l’ottimizzazione delle risorse costituisce la maggiore criticità dei reparti di ricerca e sviluppo e che le soluzioni di Ppm (Project & Portfolio Management) sono la tecnologia più diffusa per la gestione dei processi di sviluppo dei nuovi prodotti.

In sostanza, le risorse umane il valore fondamentale per qualsiasi iniziativa di sviluppo.

Lo studio ha rivelato che, nonostante l’attenzione dedicata all’outsourcing da parte del mercato, non è questo il trend di maggiore impatto sulla ricerca e sviluppo.
Quasi il 60% degli intervistati, infatti, ha dichiarato che la globalizzazione e l’outsourcing hanno una ricaduta pressoché nulla sullo sviluppo dei loro prodotti.
Due altri trend segnalati come più significativi sarebbero la partecipazione dei clienti alla R&S (citata dal 70% degli intervistati come fattore importante o significativo) e la continua pressione per il taglio dei costi (citata dal 60%).

Nel contesto delle sfide che le aziende devono affrontare, oltre l’85% degli intervistati ha indicato il reperimento di risorse disponibili dentro le proprie organizzazioni come il principale problema per la ricerca e sviluppo. Mentre le aziende hanno in molti casi un numero sufficiente di addetti alla ricerca e sviluppo, allora, la vera difficoltà sta nell’identificare, impegnare e ottimizzare tali risorse. Farle lavorare correttamente, insomma.

L’ottimizzazione delle risorse contribuisce anche ad altre problematiche prioritarie per lo sviluppo citate nello studio, fra cui la difficoltà a preventivare, pianificare e realizzare i progetti di sviluppo (81%), la necessità di aderire a scadenze troppo pressanti o poco realistiche (80%), l’allocazione del tempo sufficiente da dedicare all’innovazione nell’arco della giornata (78%).

Tanto che, sul tema, secondo Idc, le organizzazioni di ricerca e sviluppo dotate di forte competenze di resource optimization e capacity planning sono le più brave a ridurre il time-to-market e quindi ad acquisire un vantaggio sulla concorrenza”.
Secondo lo studio di CA, fra le tante soluzioni tecnologiche che hanno aiutato le aziende a migliorare i processi di ricerca e sviluppo, le più diffuse sono state quelle di Project & Portfolio Management.

Le principali tecnologie utilizzate citate dagli intervistati, infatti, sono state il Project & Portfolio management (69%), il Document management (48%) e il Product lifecycle management (44%).

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