Rapporto Assoprint. 1996: in Italia le stampanti meglio dei pc.

“Il consuntivo annuale dell’associazione di categoria parla di una crescita complessiva per il settore del 32,8%. Il risultato, ben superiore al misero”” 6% ottenuto dai pc, si deve soprattutto al boom delle stampanti agetto d’inchiostro (+75,1%).”

Assoprint, l’associazione italiana che riunisce praticamente tutti i
produttori di stampanti, ha rilasciato l’edizione ’97 del suo tradizionale
rapporto che fotografa il mercato nazionale delle printer. I dati relativi
all’andamento commerciale nello scorso anno, presentati dal membro
dell’associazione, Piero Di Camillo, direttore marketing di Epson,
raccontano di un mercato a dir poco effervescente, che ha distaccato, in
termini di crescita complessiva rispetto al 1995, quello dei pc: +32,8% le
printer, contro il 6% circa ottenuto dai pc. Due anni fa in Italia sono
state vendute 1 milione e circa 26 mila stampanti, mentre nello scorso anno
sono salite a quasi 1 milione e 362mila. Disaggregando le cifre, si scopre
che le macchine a impatto (con tecnologia ad aghi) hanno continuato nella
loro discesa (-26,4% rispetto al ’95), passando da circa 358mila a 264mila
macchine. Impennata delle laser (+37,9%), che sono passate dalle 186mila
unità del ’95 alle oltre 256mila dello scorso anno. Strepitoso l’andamento
delle stampanti a getto d’inchiostro (+75,1%), che sono passate dalle
480mila unità del’95 alle quasi 841mila del ’96. A proposito delle
stampanti a getto d’inchiostro, va segnalato il progressivo e rapido
abbandono delle monocromatiche: delle 841mila macchine vendute in Italia
nel 1996 solo 61mila erano in bianco e nero. In pratica le quasi 800mila
printer vendute in Italia lo scorso anno sono a colori (453mila) e colour
capable (326mila).

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