Rajiv Ramaswami, CEO di Nutanix, ha recentemente incontrato la stampa specializzata per condividere i progressi del 2024 e delineare la visione strategica per il 2025.
Nel 2024 Nutanix ha compiuto passi significativi per consolidare la sua leadership tecnologica, ampliando la propria visione e rafforzando le capacità della sua piattaforma. Ha continuato a trasformarsi, andando oltre l’iperconvergenza per abbracciare una strategia incentrata sull’infrastruttura ibrida e multi-cloud.
“Abbiamo fatto molti progressi nel portare avanti la nostra visione, sia estendendola sia eseguendola. Ci stiamo posizionando non solo per le applicazioni di oggi, ma anche per quelle future,” ha affermato Ramaswami. ”Con la nostra piattaforma, non stiamo cercando di bloccare i clienti. Possono mescolare e abbinare le loro scelte, utilizzando i nostri strumenti sia per applicazioni tradizionali che per applicazioni moderne basate su Kubernetes, con la flessibilità di adattare le licenze a ciò di cui hanno bisogno”.
L’azienda ha rafforzato le partnership con Azure e AWS, creando una piattaforma flessibile per migrare e gestire carichi di lavoro critici. Queste collaborazioni supportano sia applicazioni legacy sia moderne, aprendo la strada a nuovi casi d’uso. Nutanix ha osservato un cambiamento nei modelli di adozione, con clienti che iniziano a utilizzare i servizi nel cloud pubblico prima di estenderli on-premise, dimostrando una fiducia crescente nella piattaforma come punto di ingresso flessibile e scalabile.
Nutanix ha introdotto diverse innovazioni per affrontare le esigenze delle applicazioni moderne: La Nutanix Kubernetes Platform, lanciata ufficialmente nel 2024, include funzionalità per la gestione di applicazioni containerizzate e tradizionali, semplificando la transizione a infrastrutture cloud native. La piattaforma consente alle aziende di gestire Kubernetes su ambienti on-premise, cloud pubblico e periferici (edge) attraverso un unico dashboard di controllo, riducendo complessità e costi operativi. Basata su software open source, la piattaforma garantisce la portabilità delle applicazioni tra ambienti diversi, evitando il lock-in con fornitori specifici.
GPT-in-a-Box permette alle aziende di implementare modelli di intelligenza artificiale su qualsiasi infrastruttura Kubernetes, facilitando l’inferenza per modelli di linguaggio avanzati. La soluzione include AI aziendale di Nutanix, Kubernetes e la piattaforma core di Nutanix, offrendo un pacchetto “chiavi in mano” per accelerare l’adozione dell’AI ed è progettata per soddisfare le esigenze di aziende che desiderano integrare l’AI nelle loro operazioni, mantenendo flessibilità e controllo sui costi.
Le innovazioni di Nutanix sono state adottate in vari settori, dal Banking & Finance, con migrazione di database critici e applicazioni di machine learning, come dimostrato dall’adozione da parte di grandi istituzioni come Wells Fargo; nel Settore Pubblico, con soluzioni resilienti e scalabili per supportare servizi pubblici critici e infrastrutture governative, inclusi scenari edge. Più orizzontalmente, le applicazioni AI sono state impiegate per migliorare la produttività e l’efficienza, con un focus su costi e sicurezza.
Verso il futuro
La visione per il 2025 di Rajiv Ramaswami, delineata durante la conferenza stampa, ruota attorno all’espansione strategica di Nutanix come piattaforma leader per le infrastrutture ibride e le applicazioni moderne. L’ambizione di Nutanix è di passare da “sfidante” a “piattaforma di riferimento” per tutte le applicazioni aziendali, un posizionamento supportato dal riconoscimento di Nutanix nel “Magic Quadrant” di Gartner come leader per le infrastrutture ibride.
Nutanix si propone di rafforzare ulteriormente la fiducia dei clienti attraverso un’innovazione costante, puntando su soluzioni che uniscano semplicità, scalabilità e flessibilità. Continuerà a investire nella sua piattaforma ibrida, che permette alle aziende di integrare facilmente ambienti on-premise e cloud pubblico. La strategia per il 2025 include l’espansione delle capacità per Kubernetes e AI, garantendo che la piattaforma supporti sia applicazioni legacy sia quelle basate su container e intelligenza artificiale mantenendo un approccio aperto e modulare e offrendo ai clienti la possibilità di personalizzare le loro soluzioni senza vincoli tecnologici.
L’espansione del mercato, offrendo soluzioni integrate, passerà sia attraverso il rafforzamento delle partnership con giganti come AWS, Dell e Cisco sia con nuovi partner per raggiungere un pubblico più ampio, con un focus specifico su settori in crescita come il banking, il trasporto e la pubblica amministrazione. Oltre ai mercati più consolidati, Nutanix si concentrerà su regioni come l’Italia dove l’adozione del cloud ibrido e delle applicazioni AI è in crescita.
Questa crescita dovrebbe portare a un ulteriore incremento del fatturato ricorrente annuo (ARR), che nel 2024 ha già raggiunto quasi 2 miliardi di dollari, bilanciando crescita e redditività e generando un solido flusso di cassa.
Kubernetes sempre più centrale nell’offerta di Nutanix
Risale a gennaio 2024 l’acquisizione da D2iQ (precedentemente Mesosphere) della D2iQ Kubernetes Platform (DKP). Tobi Knaup, ex CEO e co-fondatore di D2iQ, nonché uno dei principali contributori del progetto Apache Mesos, predecessore di Kubernetes, si è unito a Nutanix portando con sé una vasta esperienza nel campo del cloud nativo e di Kubernetes. La mancanza di un’infrastruttura dati resiliente era una lacuna per D2iQ, A seguito dell’integrazione nella piattaforma Nutanix, questa esigenza è stata soddisfatta, offrendo un’unica piattaforma che combina dati e applicazioni containerizzate.
Durante la conferenza stampa, Knaup ha delineato il contributo della sua squadra e la strategia di Nutanix nell’adozione e nell’ottimizzazione delle tecnologie Kubernetes.
Knaup ha descritto come Nutanix stia posizionando Kubernetes al centro della propria offerta, con soluzioni pensate per scalabilità, flessibilità e semplicità di gestione. La piattaforma Kubernetes di Nutanix funziona su qualsiasi cloud pubblico, su infrastrutture on-premise e su edge, inclusi siti ad alta sicurezza senza connessione internet (ad esempio per enti governativi e militari); un unico control plane permette di orchestrare Kubernetes attraverso ambienti eterogenei, riducendo frammentazione e complessità. “La nostra piattaforma Kubernetes è completa e aperta. È costruita su software open source best-of-breed, garantendo che le applicazioni dei clienti rimangano portabili e flessibili, senza lock-in con fornitori specifici”, sostiene Knaup, sottolineando poi come il “platform engineering” stia emergendo come approccio preferito per gestire Kubernetes, centralizzando il controllo invece di frammentarlo tra team DevOps.
Knaup ha evidenziato come Kubernetes sia fondamentale per le applicazioni AI aziendali, facilitando il deployment di applicazioni AI, creando una base robusta per l’esecuzione di language model avanzati e altre soluzioni di machine learning. La natura open source della piattaforma assicura poi che le applicazioni AI possano essere sviluppate in un ambiente e facilmente distribuite in altri, mantenendo costi contenuti e massima scalabilità. E Nutanix consente ai clienti di gestire Kubernetes su cloud pubblici e privati senza dover formare nuovi team o aumentare significativamente il personale IT, grazie all’approccio unificato della piattaforma. Con una soluzione Kubernetes integrata, le aziende possono evitare di affidarsi a servizi cloud proprietari costosi e difficili da integrare.
L’impatto dell’acquisizione di VMware da parte di Broadcom sul mercato
Uno dei temi centrali della conferenza di Nutanix è stato l’effetto dell’acquisizione di VMware da parte di Broadcom sul mercato tecnologico. Rajiv Ramaswami e il team di Nutanix hanno evidenziato come questa transazione abbia creato nuove opportunità e sfide, ridefinendo il panorama delle infrastrutture IT.
L’approccio di Broadcom ha generato insoddisfazione tra molti clienti di VMware, che vedono l’acquisizione come un potenziale rischio per il loro futuro tecnologico. Le lamentele si concentrano principalmente sull’aumento dei costi, la mancanza di flessibilità nelle soluzioni offerte e la percezione di Broadcom come più focalizzata sulla massimizzazione del valore a breve termine invece che sulla costruzione di partnership a lungo termine con i clienti.
Nutanix ha colto l’opportunità di posizionarsi come una valida alternativa a VMware, sottolineando i propri punti di forza: una piattaforma modulare e aperta che permette ai clienti di scegliere le soluzioni più adatte alle loro esigenze, evitando il lock-in con un unico fornitore, la possibilità di migrare facilmente carichi di lavoro VMware senza dover affrontare complesse operazioni di rehosting o refactoring, e l’attenzione di Nutanix alla customer experience, unita a un alto Net Promoter Score (NPS), che ha rafforzato la fiducia dei clienti. Una semplificazione ulteriore viene dal programma di migrazione con AWS, che offre crediti gratuiti ai clienti VMware per migrare i loro carichi di lavoro su Nutanix tramite AWS, semplificando il processo e riducendo le barriere all’ingresso.
Già ora Nutanix ha riportato una crescita significativa nella sua base di nuovi clienti, molti dei quali provengono dalla migrazione da VMware e si aspetta di aumentarli ulteriormente, riconoscendo che il passaggio dalle soluzioni VMware a quelle di Nutanix è un percorso che richiede tempo.
Focus sul mercato italiano: strategie e opportunità
Benjamin Jolivet, Country Manager di Nutanix per l’Italia, ha fornito una panoramica dettagliata sul posizionamento dell’azienda nel nostro mercato e panorama tecnologico, di cui Jolivet ha evidenziato le specificità, le sfide e le opportunità:
“Il mercato italiano è in una fase di trasformazione. Storicamente, abbiamo assistito a un’adozione più lenta del cloud rispetto ad altri Paesi europei, ma questo offre una grande opportunità. Le organizzazioni possono imparare dagli errori di altri mercati e adottare subito un modello più maturo, come quello del cloud ibrido. Con Nutanix, possiamo aiutare le aziende a sfruttare questa opportunità, offrendo loro una piattaforma scalabile, flessibile e facile da gestire, che si adatta sia alle esigenze immediate sia a quelle future”.
Il 2024 è stato un anno di trasformazione per Nutanix in Italia. Nutanix ha lavorato con clienti in settori chiave, come banche, trasporti e pubblica amministrazione, per implementare soluzioni ibride e containerizzate. “Negli ultimi mesi, abbiamo lavorato a stretto contatto con clienti pubblici e privati per introdurre soluzioni AI integrate nella nostra piattaforma. In Italia, questo significa non solo offrire tecnologia avanzata, ma anche creare valore attraverso partnership locali con aziende come Accenture e Reply. Questi partner ci aiutano a sviluppare soluzioni su misura, come quelle che abbiamo implementato nel settore pubblico per migliorare i servizi ai cittadini, o in ambiti come il trasporto e la finanza, dove la resilienza e la scalabilità sono fondamentali.”
Jolivet ha enfatizzato l’importanza dell’intelligenza artificiale come motore per trasformare le operazioni aziendali. In particolare, la piattaforma Nutanix consente di gestire carichi di lavoro AI in modo scalabile ed economicamente sostenibile. Le soluzioni Nutanix mirano a ottimizzare il Total Cost of Ownership (TCO), una priorità per molte organizzazioni italiane che cercano di bilanciare investimenti iniziali e sostenibilità a lungo termine. Nutanix ha rafforzato le collaborazioni strategiche con partner come AWS, Dell, Cisco e Red Hat per accelerare l’adozione delle proprie soluzioni nel mercato italiano.
Jolivet ha identificato alcuni settori in cui Nutanix sta vedendo una crescita significativa: nel Banking & Finance la scalabilità e l’affidabilità della piattaforma Nutanix stanno attirando istituzioni finanziarie di tutte le dimensioni, anche le più grandi, grazie a funzionalità avanzate per la gestione dei dati e la sicurezza; Nutanix sta portando i propri servizi AI e edge in ambienti remoti, come le infrastrutture di trasporto, rispondendo alle esigenze di connettività e resilienza; nella Pubblica Amministrazione, molte regioni italiane stanno adottando soluzioni Nutanix per migliorare i servizi ai cittadini, con una particolare attenzione alla sostenibilità e alla sicurezza.
Jolivet ha ribadito l’impegno di Nutanix a lavorare a stretto contatto con clienti e partner locali per garantire una transizione fluida verso il cloud ibrido e le tecnologie AI.