…"raccomandati" dai grandi per andare sui piccoli

Zenit Informatica adegua le soluzioni di Crm alle singole realtà

Nata nell’aprile del 1993 a San Pietro Mosezzo (No), come società di
distribuzione hardware e software nell’ambito delle arti grafiche, Zenit Informatica
ha identificato nel corso del tempo diverse linee direttrici nella sua attività
che vanno dal Dtp alle tematiche di networking e dei sistemi informatici nell’area
della comunicazione. Oggi la società è qualificata da attività
che l’hanno fatta diventare business partner di molti vendor (Hp, Apple, Adobe,
Microsoft). Parlando con il loro responsabile commerciale, Mirco Bottero,
abbiamo scoperto che per lavorare senza problemi nel settore della comunicazione
le referenze guadagnate sul campo sono molto importanti. Ma è anche fondamentale
cercare di capire come l’azienda sta lavorando e che tipo di strumenti utilizza
in modo da suggerire e fornire miglioramenti adeguati o, se è il caso,
rassicurando sulle scelte fatte, se corrette.
«Si arriva ad avere clienti tramite strutture più grandi che
sono punti di snodo nelle attività di questo settore
– precisa Mirco
Bottero -. L’esempio più significativo lo troviamo nelle tipografie,
nelle aziende di arti grafiche o d’impaginazione. Una loro presentazione qualifica
in modo molto positivo»
.
Un’altra via viene dalle agevolazioni di alcuni vendor di riferimento
come Adobe, Apple, Hp e altri. Il loro appoggio promozionale e propositivo si
traduce nell’affrontare il rapporto con l’azienda in maniera proattiva,
nel senso che è il fornitore a proporre la soluzione senza aspettare
le richieste del cliente.
«Nella comunicazione le aziende sono votate alla qualità del
rapporto con il cliente
– spiega Bottero – . Oggi c’è molta
attenzione verso le soluzioni di Crm. Sono scelte costose e bisogna conoscere
bene il cliente per favorire una giusta implementazione. Va detto che non tutti
riconoscono il valore di certe soluzioni e quindi è meglio non forzare
e tentare, piuttosto, di calare le proposte all’interno delle singole realtà»
.
La trattativa non è sempre agevole, dato che spesso il decisore non ha
una cultura informatica e quindi bisogna stare attenti a non cadere "nell’informatichese",
restando calati sulle problematiche di business dell’impresa.
«Posso consigliare di guardare attentamente con chi si ha a che fare
– continua Bottero -. Bisogna far leva sui vantaggi che si possono ottenere,
introducendo certe soluzioni tecnologiche e sul miglioramento del lavoro che
si produce in certi segmenti aziendali che ne sono direttamente interessati»
.

Il mercato della comunicazione oggi non è molto ricco, deve ancora riprendersi
dalla crisi economica degli ultimi due anni che ha ridotto all’osso gli
investimenti delle aziende, grandi e piccole, costringendo a ristrutturazioni
e a tagli di una certa consistenza. Ma c’è un forte cambiamento
in atto. Anche chi fa comunicazione in modo tradizionale sta cominciando a comprendere
l’importanza del Web e le differenze anche funzionali rispetto al lavoro
su carta.
«Prima tutto avveniva nella dimensione scritta – conclude Bottero
-, oggi invece bisogna usare regole diverse, comprendere le particolarità
del metodo ipertestuale. Questa nuova dimensione sta facendo crescere la sensibilità
al tema tecnologico. C’è voluto molto tempo per avviare questo passaggio
di mentalità, ma ormai l’evoluzione è nelle cose e le stesse aziende
lo vedono come inevitabile. Sono, quindi, molto fiducioso nel futuro di questo
settore e consiglierei a chi è interessato di tentare in ogni caso»

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