Quattro business unit disegnano la nuova Oracle

Technology, Erp, Crm e Consulting sono le aree attorno alle quali ruota l’offerta della società che, in attesa di Fusion, è impegnata a garantire l’evoluzione delle piattaforme acquisite

Le acquisizioni fatte negli ultimi 18 mesi, ben 21, hanno cambiato l’assetto di Oracle, che infatti anche in Italia si presenta con un management rinnovato e una nuova organizzazione strutturata in quattro business unit: Technology, Erp, Crm e Consulting. Sergio Rossi neoeletto country manager per l’Italia, si trova a capo di una realtà che è presente nel nostro paese dal ’93 (e che oggi conta 6 sedi, 900 dipendenti, 7.000 clienti e 820 partner) e che dovrà gestire l’integrazione delle ultime tecnologie acquisite, in particolare quelle della piattaforma Siebel, in attesa che arrivi la prossima architettura di riferimento Fusion, prevista per il 2008, dove confluirà il meglio di tutte le applicazioni della società. Contemporaneamente, Oracle dichiara il proprio impegno di continuare a far evolvere anche quanto ha già in portafoglio, facendo crescere un’offerta prodotti molto articolata che rimarrà anche dopo l’arrivo Fusion, «a conferma che con Oracle l’utente può contare su una vasta scelta e che viene tutelato negli investimenti fatti» ha sottolineato Rossi. Il manager, peraltro mantiene la guida della unit Technology, che presenta un’infrastruttura con 2 aree di aggregazione: middleware e database e tre competence center interni su Security, SOA e Pervasive. L’approccio al mercato è diretto verso le prime 40 imprese nazionali e la Pa centrale, mentre le successive prime 1.000 società vengono seguite con il canale, in particolare Isv e strategic partner. Nei confronti delle Pmi l’approccio è attraverso la divisione Sme, nata appositamente per interagire con questo mercato (e che in un anno di attività ha portato 1.400 nuovi clienti e reclutato 130 partner) e Oracle Direct, una divisione che si rivolge alle aziende che possono essere comparate a una Pmi (come comuni, aziende sanitarie e via dicendo) e che vogliono conoscere da vicino l’offerta Oracle.


Nella business unit Erp, affidata alla direzione di Carmelo Leonardis, sono confluite tutte le piattaforme acquisite in ambito gestionale e, da quando nel giugno del 2005 è avvenuta l’integrazione con PeopleSoft, sono stati registrati 250 nuovi clienti. Su questo fronte l’approccio adottato è quello di estendere ed evolvere le singole release per poi poter confluire in Fusion Erp, ma senza forzature. Il tutto in linea con la vision di Oracle, secondo la quale il mondo delle applicazioni Erp, nei prossimi anni, andrà in due direzioni: ci saranno clienti che scelgono suite fortemente integrate e clienti che invece preferiscono un approccio best of breed. In ogni caso per entrambe le tipologie, ha assicurato Leonardis, Oracle avrà una soluzione.


Proveniente da Siebel, dove era responsabile della filiale italiana, Luisa Arienti è passata alla guida della business unit Crm, dove oltre all’offerta Siebel sono confluite anche quelle di Oracle e di PeopleSoft (che già aveva integrato Jd Edwards). Anche in quest’area, la strategia è quella di proteggere gli investimenti, estendere le funzionalità delle diverse piattaforme ed evolvere in base alle necessità e ai progetti dei clienti, favorendo un’ampia possibilità di scelta. Oracle si è dunque impegnata a incrementare tutte le soluzioni presenti, pur conscia dei costi che questa politica comporta, ritenendo però che la possibilità di offrire un’ampia scelta all’utente alla fine paghi. E, infatti, ha previsto tre tipologie di supporto: per 5 anni (Premier) che si può estendere di altri 3 anni (Extended) e infine per 10 anni o più (Sustaining) che però dopo il decennio diventa correttivo e non evolutivo. Infine, proveniente sempre da Siebel, Walter Ruffinoni ha assunto l’incarico di guidare la unit Consulting, «la cui missione è quella di creare valore presso i clienti, massimizzando i loro investimenti e puntando sugli standard» ha sottolineato il manager. I consulenti che mette in campo Oracle, secondo Ruffinoni, hanno accesso alle varie community nel mondo, utilizzano metodologie comprovate e hanno elevate competenze per industry, soprattutto in ambito Tlc, banche, Pubblica amministrazione e retail.


In Italia la società, che ha una propria gestione autonoma, opera in maniera trasversale alle tre business unit precedenti, e può contare su 400 consulenti, esperti nell’area applicativa, nelle tecnologie e nel project management. Gli obiettivi per il 2007 anticipati da Ruffinoni riguardano il consolidamento della crescita e un maggior focus sulle nuove frontiere tecnologiche (come la sicurezza e l’identity management, la gestione dei dati aziendali non strutturati, soluzioni per la mobilità e il middleware) e sulle aree applicative, con particolare attenzione alle verticalizzazioni.

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