Quanto spazio resta ancora all’Ipv4?

Gli esperti della Rete concordano sul fatto che l’implementazione futura dell’Ipv6 sarà inevitabile, le teorie circa lo spazio ancora restante nell’attuale Ipv4 sono, invece, nettamente divergenti. Ai posteri l’ardua sentenza.

29 ottobre 2003 A dispetto di coloro che sostengono che lo spazio a disposizione nell’Ipv4 sarà saturo entro il 2005, i Regional Internet Registries (Rir) hanno annunciato che tra il gennaio 1999 e il giugno 2003 è stato occupato meno del 18% dello spazio destinato agli indirizzi di Isp e delle grandi organizzazioni.

L’American Registry for Internet Numbers (Arin), il più importante dei quattro Rir appena citati, specifica che in quel periodo 19.59/8 equivalenti sono stati allocati e che ne restano ancora 91/8 per usi futuri.

Per i non adetti ai lavori, A/8 è l’unità di misura dello spazio degli indirizzi Ip ed è composto da circa 16,7 milioni di singoli indirizzi che hanno i primi 8 bit in comune. Il blocco 69/8, per esempio, include gli indirizzi dal 69.0.0.0 al 69.255.255.255.

Richard Jimmerson, direttore delle operazioni di Arin, afferma che attualmente non è possibile prevedere quanto durerà l’Ipv4, poiché tutto dipende dall’andamento che avrà la domanda nei prossimi anni.

Dopo il 2001 le richieste di nuove allocazioni per quanto riguarda Isp e le reti locali sono decisamente crollate, ma ci si aspetta una imminente crescita guidata da nuove allocazioni in Asia ed Europa.

Questa futura tendenza è dimostrata dal fatto che mentre Arin, che serve il Nord America, ha allocato circa 2.2/8 nel 2001 e solo 1,2 nel 2002, Apnic, che lavora, invece, nella zona dell’Asia e del Pacifico, nel 2002 ha registrato un aumento, seppur lieve, rispetto alle allocazioni del 2001.

La crescita che si prevede per i prossimi anni sarà trainata, oltre che da questo aumento della domanda nel mercato asiatico, dallo sviluppo della tecnologia mobile Ip, dal momento che per avere un telefono globale IP occore un indirizzo per ogni tipo di apparecchiatura.

Nonostante questi aumenti si stima che, comunque, ci vorranno più di dieci anni prima che si esauriscano i 3,5 miliardi di singoli indirizzi.

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