Quant’è valida la filosofia open source?

Questi ultimi mesi sono stati animati da un dibattito sull’effettiva validità “industriale” della filosofia open source, ripreso anche sul nostro sito Web (con uno stimolante forum). Al di là di quel tanto di accademico che c’è sempre dietro queste dis …

Questi ultimi mesi sono stati animati da un dibattito sull’effettiva validità “industriale” della filosofia open source, ripreso anche sul nostro sito Web (con uno stimolante forum). Al di là di quel tanto di accademico che c’è sempre dietro queste discussioni, l’occasione può essere buona per chiarire alcuni aspetti della problematica. Oggetto del contendere non è tanto il software gratuito, che tutti hanno, ma la licenza Gpl (Gnu General public license), che obbliga chi sviluppa progetti open source a rendere pubbliche le modifiche apportate ai kernel dei programmi Gpl insieme alla distribuzione del codice. Secondo Microsoft, questa logica uccide la competizione e non può avere futuro commerciale. Il successo di Linux o Apache, tuttavia, sembra contraddire la tesi. I programmi Gpl sono gratuiti, ma poi costano molto in termini di manutenzione. Questo è il vero punto caldo, che meriterebbe un serio dibattito.

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