Quanta carta si spreca in Europa

Ipsos, per conto di Lexmark, ha fatto il punto sull’utilizzo della carta negli uffici continentali. Gli italiani sembrano essere i più attivi nel contenere gli sprechi.

Tra febbraio e marzo di quest’anno la società di analisi Ipsos Global ha condotto una ricerca, promossa da Lexmark, sullo spreco di carta negli uffici.
Lo studio è stato effettuato su un campione di circa 3.000 persone rappresentativo di aziende di ogni settore e dimensione di sei Paesi europei: Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia.

Complessivamente l’indagine ha rilevato un elevato grado di spreco inerente i volumi di carta stampata e non utilizzata, nonostante la maggiore sensibilizzazione delle persone e l’effettiva predisposizione a cambiare i propri comportamenti per rendere efficienti i processi operativi.

Rispetto all’atteggiamento nei confronti della stampa inutile di documenti, il 94% degli intervistati ha dichiarato di essere a conoscenza degli effetti negativi degli sprechi di carta, non solo in relazione alla situazione economica dell’azienda, ma anche sul fronte ambientale; solo il 5% ritiene che stampare inutilmente non abbia alcuna ripercussione finanziaria o ambientale.

Positivo anche il dato relativo all’impegno da parte del personale dipendente nel ridurre il problema: fra chi si è dichiarato consapevole del fenomeno, il 74% ha affermato di essere già attivo in tal senso, mentre il 20% è a conoscenza del problema ma non conosce le misure concrete per contrastarlo.

Nelle aziende di oltre 500 dipendenti si registra il più alto tasso di intervento, con il 78% degli intervistati che ha già implementato politiche di riduzione degli sprechi, rispetto alla media generale del 74%.

Sono gli italiani i più attivi nel contenere gli sprechi, con l’85% del campione che ha già adottato interventi di contenimento, seguiti da spagnoli (75%), tedeschi (74%), britannici (72%), svedesi (70%) e francesi (69%).

Secondo l’indagine, però, esiste un notevole squilibrio tra gli intenti dichiarati e la realtà quotidiana: ciascun dipendente stampa, infatti, una media europea di 34 pagine al giorno.

Mentre la Svezia è il Paese dove si stampa di meno (24 pagine per dipendente) in Italia sono stampate quotidianamente 41 pagine, 38 nel Regno Unito, 36 in Spagna e Germania, 31 in Francia.

Il settore di attività e le dimensioni dell’azienda sono fattori determinanti per il livello di produzione: chi lavora nei servizi o nel commercio stampa più carta di chi lavora nell’industria (46 e 47 pagine contro 31); nelle aziende di medie dimensioni (tra 10 e 49 dipendenti) si registra la stessa tendenza, con 36 pagine stampate. In cima alla classifica vi sono le aziende da 10 a 49 dipendenti operanti nei servizi.

Infine, il numero di pagine stampate è inferiore nel settore pubblico (31) rispetto a quello privato (38) in tutti i Paesi analizzati con la sola eccezione della Spagna.

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