Quando l’innovazione è nell’ingorgo

La manutenzione di applicazioni legacy costa troppo alle imprese, che non riescono a pensare all’innovazione. L’analisi di Hp e qualche idea per uscire dall’impasse.

Lo chiamano innovation gridlock e mai termine fu più appropriato, soprattutto andando a verificarne il significato.
”Gridlock – spiega Lorenzo Gonzales, Business Consultant Hp Technology Services in Hp Italia – è letteralmente l’ingorgo. Quel blocco del traffico che impedisce di procedere in qualsiasi direzione”.

Di Gridlock soffrono anche le imprese, sostiene Hp, che ha recentemente presentato una analisi attenta del problema, attraverso una ricerca condotta in collaborazione con Coleman Parkes Research, per la quale sono stati interpellati 410 chief information officer e technology executive di importanti aziende in ogni parte del mondo, ai quali si sono aggiunti poi 150 chief executive officer e leader aziendali.

Innovation gridlock è quella sorta di paralisi dell’innovazione che si ritrova in quelle aziende incapaci di intraprendere un percorso innovativo perché bloccate nella maintenance degli ambienti esistenti.
Spiega ancora Gonzales: ”Significa dover indirizzare cifre importanti del proprio budget verso la manutenzione delle applicazioni legacy, senza poterne distogliere almeno un parte per avviare nuovi processi. Significa restare bloccati dalla capacità delle macchine, in termini di consumi e potenza di calcolo, senza riuscire a svincolarsi dalla situazione esistente”.

Il problema non è marginale, se è vero, come risulta dall’indagine condotta da Hp, che circa il 70% degli interpellati si dichiara ” incapace di investire in nuove tecnologie in grado di soddisfare le esigenze aziendali in cambiamento”.Questo perché il 40% del budget disponibile è stato speso per sistemi mission-critical, il 30% per i sistemi legacy, mentre solo il 30% resta a disposizione per nuove iniziative tecnologiche.

Tutto questo rappresenta un costo per le imprese, spiega ancora Gonzales, che sottolinea come l’innovation gridlock finisca inevitabilmente per tradursi in perdita di opportunità, in minore competitività e in aggravio dei costi, sia intermini di struttura, sia in termini di risorse.
”Il problema – sostiene – va esaminato secondo una doppia visione, tecnica e finanziaria, per poter identificare una norma evolutiva coerente con gli obiettivi di business, senza dimenticare, soprattutto, che un processo di modernizzazione può richiedere dai 12 ai 18 mesi di tempo per essere completato“.

C’è dunque una via d’uscita dall’impasse, anzi, dall’ingorgo?
Secondo Hp e secondo Gonzales sì.
”Fondamentale è riuscire a mettere a fuoco gli elementi chiave del percorso evolutivo che si desidera intraprendere, cerando di mettere a fattor commune tutte le esperienze che possono guidare l’innovazione. Workshop, best practice, sono tutti elementi sui quali bisogna far leva per favorire lo sblocco, coniugando gli elementi tecnologici con la ricerca di efficienza”.

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