Quando il malware conosce le lingue

Addio agli attacchi di massa: diventano sempre più mirati e sfruttano le caratteristiche regionali e linguistiche. Lo studio di McAfee.

Secondo quanto emerge da un nuovo report, presentato in questi giorni da McAfee, i cybercriminali stanno diventando sempre più abili nel confezionare attacchi mirati, che sfruttano caratteristiche regionali sia di tipo linguistico, sia di tipo tecnologico.

In altre parole, non si parla più di malware di massa. Gli autori di malware hanno intensificato attacchi specifici per nazione, lingua, azienda e software, personalizzando gli attacchi grazie a tecniche di social engineering. E questa nuova tendenza viene vista come conferma del fatto che gli attacchi informatici di oggi si stiano indirizzando e siano spinti da motivazioni economiche, piuttosto che dal desiderio di fama e gloria dei cybergraffiti edei tempi passati.

Interessante l’analisi del fenomeno in Europa.
Con l’utilizzo di 23 idiomi differenti, le barriere linguistiche rappresentavano un vero e propio ostacolo per i creatori di malware. Gli utenti dei Paesi non anglofoni spesso cancellavano semplicemente le e-mail di spam e phishing in inglese.
Oggi adattano la lingua al dominio internet del sito ai cui utenti è indirizzata la minaccia, e siti Web malevoli supportano il malware in un differente linguaggio a seconda del Paese che si intende attaccare.
Inoltre sono in grado di intensificare glòi attacchi in relazione a eventi culturali o sportivi che attraggiono l’attenzione del pubblico europeo. Il campionato mondiale è stato un ottimo banco di prova. Prossimi appuntamenti: Olimpiadi ed Europei di calcio.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome