Dopo che a uno stesso virus sono stati attribuiti quattro nomi differenti, da altrettanti produttori antivirus, si è presentata la necessità di definire uno standard per l’attribuzione dei nomi a questi dannosi programmi. Trend Micro, que …
Dopo che a uno stesso virus sono stati attribuiti quattro nomi
differenti, da altrettanti produttori antivirus, si è presentata la
necessità di definire uno standard per l’attribuzione dei nomi a
questi dannosi programmi. Trend Micro, questa settimana ha diffuso
l’allarme relativo a un virus che ha battezzato VBS_Columbia, una
variante del tristemente famoso Love Bug, che come il suo
predecessore utilizza i messaggi e-mail per diffondersi. Il rivale
Symantec ha affermato che il virus era già stato scoperto parecchie
settimane prima ed era stato battezzato VBS.Plan.A. Sophos, un altro
importante produttore di antivirus, ha invece deciso di chiamare il
virus Loveletter.AS e Network Associates si riferiva allo stesso
virus chiamandolo Loveletter.AV. L’attribuzione di nomi differenti ad
uno stesso agente virale potrebbe generare nell’utente l’errata
convinzione che siano in circolazione quattro diverse varianti del
virus. Attualmente, infatti, quando un nuovo virus viene rilevato,
entro un paio d’ore aziende differenti potrebbero attribuirgli nomi
diversi. Infine, entro una settimana, la maggior parte delle aziende
si saranno accordate su un singolo nome per identificare il nuovo
virus. Sarebbe sicuramente più pratico disporre di un sistema
centrale per la denominazione dei nuovi virus. In questo modo, i
diversi produttori di antivirus sarebbero anche costretti a
collaborare. Per ora, l’unico modo per gli utenti di chiarirsi le
idee, all’apparizione di un nuovo virus, è quello di controllare le
segnalazioni di più produttori, confrontando i sintomi descritti e le
schede tecniche del programma virale, in modo da poter determinare
con buona precisione se si sta parlando della stessa cosa.