Quale e-learning si vende?

Non è con un tecnologo che si parla, quando si propone a un’azienda una soluzione di e-learning. Più spesso è il direttore del personale l’interlocutore, a cui poco importa cosa c’è dietro: gli interessa soprattutto la fruib …

Non è con un tecnologo che si parla, quando si propone a un’azienda
una soluzione di e-learning. Più spesso è il direttore del
personale l’interlocutore, a cui poco importa cosa c’è dietro:
gli interessa soprattutto la fruibilità della soluzione, e che
assicuri il massimo della recettività da parte degli studenti.
«Sono molto attenti alle funzionalità, all’aspetto estetico
e alla facilità d’uso»
dice Tateo.
«Al cliente si deve fare vedere il contenuto. Il resto non gli
importa
– conferma Daprà. Forse le
Università sono più interessate al tipo di piattaforma,
ma al cliente business interessa il servizio, e sono i partner a doverglielo
fornire»
. Icos è uno di quelli che segue il filone delle
Università: «L’opportunità ci viene dalla nuova
riforma scolastica
– dice Maiarelli che prevede
di dirottare sull’on line i corsi con un numero insufficiente di studenti»
.

In ogni caso non c’è un solo modo di vendere e-learning: «Cambia
la modalità di offerta in base ai mondi di riferimento
– spiega
Oliva. In ogni caso non è l’e-learning che
si vende, ma un piano di formazione. La modalità, poi, diventa
un di cui. Potrebbe anche essere una forma mista. I docenti qualificati
costano, e si possono ottimizzare tali costi delegando alla formazione
on line tutte le nozioni ripetitive. Un modello interessante potrebbe
essere quello dell’Asp, senza l’obbligo per le aziende di acquistare la
piattaforma tecnologica»
. In linea anche Colli:
«Ai clienti ci proponiamo con un modello di aula virtuale. Della
tecnologia che c’è dietro a loro non interessa. Bisogna semplificare
la fruizione di quello che è un servizio, non un prodotto»
.
«Tutti i software in passato erano più complicati di
oggi
– interviene Lepore. E anche le soluzioni
per l’e-learning si stanno semplificando. Oggi chi vende formazione a
distanza deve fare consulenza, con il compito di fare intermediazione
tra la tecnologia, i contenuti e le esigenze dei clienti»
.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome