Il colosso statunitense ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio fiscale 2002 con risultati in netta crescita rispetto a un anno fa, e guadagni operativi superiori alle stime degli analisti di Thomson First Call
24 gennaio 2003 Torna a rasserenarsi il cielo sopra Computer Associates. Dopo due indagini federali per falso in bilancio, la recente ristrutturazione e una nuova politica di licenze, il colosso statunitenste ha reso noto di aver chiuso il terzo trimestre dell’esercizio fiscale in corso con un fatturato pari a 778 milioni di dollari. Il 4% in più rispetto ai 747 milioni registrati nel medesimo periodo dell’esercizio precedente. Nella trimestrale conclusasi lo scorso 31 dicembre le perdite riportate da Ca sono, inoltre, scese a quota 44 milioni di dollari, o 8 centesimi per azione, rispetto ai 231 milioni, o 40 centesimi per azione, del Q3 2001. In linea con le sue stesse previsioni, la società avrebbe, inoltre, guadagnato 5 centesimi per azione, rispetto ai 6 centesimi persi un anno fa, e superato le stime – ferme a 4 centesimi – degli analisti di Thomson First Call. E ora, in riferimento agli ultimi tre mesi dell’esercizio fiscale 2002, la società conta di fatturare fra i 785 e gli 800 milioni di dollari e di realizzare profitti operativi tra i 5 e i 6 centesimi per azione.
