Puglia, aiuti agli investimenti e allo start up di microimprese realizzate da soggetti svantaggiati

La Regione ha approvato un avviso per la presentazione di progetti finalizzati alla creazione di nuove imprese, attraverso lo strumento del “Prestito d’Onore regionale”.

IN SINTESI

BENEFICIARI
Micro imprese rientranti nella classificazione comunitaria, con sede legale ed operativa nel territorio regionale, operanti nei settori della produzione di beni e della fornitura di servizi appartenenti a specifiche sezioni, divisioni, gruppi, classi e categorie della classificazione Istat (Ateco 2007), nonché imprese costituite a seguito dell’approvazione, da parte della Regione, del piano di attività presentato nell’ambito dell’iniziativa “Principi Attivi – Giovani idee per una Puglia migliore”

ATTIVITÀ AGEVOLABILI
Investimenti e start up

SPESE AMMISSIBILI
Investimenti: acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni, fino al 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali, opere murarie e assimilate, infrastrutture specifiche aziendali, acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, nonché i mezzi mobili con lacune limitazioni, acquisto di programmi informatici, trasferimenti di tecnologia, spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori, fino al 5% dell’investimento.
Start up: costi, nel limite del 2% dell’investimento ammissibile, per le spese legali, amministrative e di consulenza, nonché quelle, di seguito indicate, con alcune limitazioni, relative a interessi sui finanziamenti esterni e dividendi sul capitale proprio impiegato che non superino il tasso di riferimento, spese di affitto di impianti/apparecchiature di produzione, energia, acqua, riscaldamento, tasse, diverse dall’Iva e dalle imposte sul reddito d’impresa, e spese amministrative, ammortamento, di affitto di impianti/apparecchiature di produzione e costi salariali

AGEVOLAZIONE
L’agevolazione concessa si sostanzia in un contributo agli investimenti in c/impianti e in uno in c/esercizio per lo start up, funzione dell’ammontare dei costi ritenuti ammissibili

PROCEDURA
La domanda di accesso deve essere presentata per via telematica e sarà generata, previo accreditamento, dal portale Internet: www.sistema.puglia.it – link Bandi Attivi – sezione start up, e dovrà poi essere inoltrata utilizzando l’istanza di accesso e la scheda tecnica generate dal sistema, completa degli allegati richiesti, a Puglia Sviluppo Spa, Via Amendola n. 168/5, 70126 Bari, a partire dal 30 ottobre 2010 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili

SCHEDA DI VALUTAZIONE

DIFFICOLTÀ
La compilazione della domanda, della Scheda tecnica e dell’Approfondimento di progetto, Curriculum del soggetto proponente, non presentano particolari problemi poiché organizzati in formulario anche se non contengono specifiche note esplicative

TEMPI
La durata non è specificata, mentre è indicato in 12 mesi, dall’acquisizione, da parte dei soggetti beneficiari, del provvedimento di ammissione alle agevolazioni, il termine per completare l’investimento proposto

COSTI
Eventuali costi derivano dalla necessità di avvalersi di una o più figure professionali qualificate per la presentazione della domanda di contributo. L’aspetto positivo è rappresentato dalla possibilità di accedere ad contributo in c/impianti per gli investimenti e a un contributo in c/esercizio per lo start up

PROBABILITÀ
Le probabilità di accedere all’agevolazione sono buone sia per le risorse disponibili, ammontanti a 27.000.000,00 euro, sia per la possibilità che la Regione incrementi i fondi attualmente disponibili.
In ogni caso, considerato che il bando è a “sportello”, si consiglia di presentare la domanda nel più breve tempo possibile

IN DETTAGLIO

NORMATIVA

  • Reg. (Ce) 6.8.2008, n. 800
  • Racc. Ce 6.5.2003, n. 2003/361/Ce
  • Lr 29.6.2004, n. 10
  • Dgr 20.9.2010, n. 2049
  • Rr 21.11.2008 n. 25
  • Rr 23.9.2010 n. 14

MODULISTICA
Disponibile sul portale della Regione www.sistema.puglia.it

PER INFORMAZIONI

  • Regione Puglia – Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione -, Corso Sonnino n. 177, 70121 Bari
  • Puglia Sviluppo Spa, Via Amendola n. 168/5, 70126 Bari

II 17 settembre 2010 è stata annunciata dalla Regione Puglia la riapertura dell’avviso per il “Sostegno allo Start up di microimprese di nuova costituzione realizzate da soggetti svantaggiati”, di cui la Regione ne darà informativa, prossimamente, anche sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, a valere sulla Linea di intervento 6.1.5 del Programma operativo regionale (Por) Fesr 2007-2013.
L’Avviso, che mette a disposizione 27 milioni di euro, 11 milioni di euro in più rispetto a quelli stanziati per la prima fase chiusa lo scorso 31 luglio, sarà riaperto il prossimo 30 ottobre con alcune differenze rispetto al primo ciclo.
Tali differenze hanno comportato modifiche all’originario Regolamento regionale 21 novembre 2008, n. 25, pubblicato sul Bur n. 182 del 25 novembre 2008, indicate nel Regolamento regionale 23 settembre 2010, n. 14, pubblicato sul Bur n. 149 del 27 settembre 2010.
Con le modifiche apportate, ora un’impresa artigiana avrà la possibilità di ricevere l’incentivo anche se succede all’azienda paterna o di un parente entro il secondo grado (padre, nonno, fratello). Una novità, questa, di notevole impatto perché permette di perpetuare la tradizione del passaggio dell’attività dai genitori ai figli, incentivando allo stesso tempo il rinnovo degli ambienti o delle attrezzature, l’incremento del personale, le spese di gestione. In tal modo si agevola il ricambio generazionale nelle imprese artigiane, favorendo l’innovazione, ad una condizione: l’azienda deve acquistare l’intera impresa artigiana esistente o un suo ramo organico e funzionale.
L’altra novità riguarda i “Principi attivi”. L’avviso in esame, solo per questi progetti, viene esteso anche alle imprese già costituite il cui piano di attività però sia stato approvato dalla Regione. Un atto di coerenza per permettere a proposte innovative e coraggiose come quelle di “Principi attivi” di essere incentivate per implementare lo sviluppo e trasformarsi in vere attività imprenditoriali.
Inoltre, gli aiuti previsti per il commercio sono destinati alle aree eleggibili quali Zone Franche urbane per situazioni di disagio.

Beneficiari
Possono beneficiare dei finanziamenti (v. box sotto) le micro imprese così come classificate dalla vigente Raccomandazione della Commissione europea, aventi sede legale ed operativa nel territorio regionale, che prima della data di concessione delle agevolazioni:

  • risultino essere già regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
  • risultino nel pieno e nel libero esercizio dei propri diritti;
  • non rientrino tra quelle che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non siano state destinatarie, nei 6 anni precedenti la data di presentazione della domanda, di agevolazione di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce;
  • abbiano restituito somme erogate per le quali è stata disposta dall’Organismo competente la restituzione;
  • risultino essere inattive alla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni.

Condizioni richieste alle imprese beneficiarie

  • Non essere in liquidazione volontaria e non sottoposti a procedure concorsuali;
  • operare nel rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente, con particolare riferimento agli obblighi contributivi;
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà, così come definita dagli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle stesse imprese in difficoltà

Il Regolamento in esame si applica ai settori della produzione di beni e della fornitura di servizi appartenenti alle sezioni, divisioni, gruppi, classi e categorie della classificazione Istat (Ateco 2007) indicati nell’allegato A) del suddetto Regolamento.
Fermo restando quanto previsto ai precedenti punti a, b, c, d, ed e, possono presentare domanda di agevolazione le imprese costituite a seguito dell’approvazione, da parte della Regione, del piano di attività presentato nell’ambito dell’iniziativa “Principi Attivi – Giovani idee per una Puglia migliore”.

Attività agevolabili
Sono agevolabili programmi di investimento, che non devono essere avviati prima della data di presentazione dell’istanza di accesso alle agevolazioni, riguardanti investimenti e lo start up delle micro imprese di nuova costituzione, inattive alla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni, e di quelle che abbiano, a seguito di approvazione da parte della Regione, costituito la propria attività d’impresa nell’ambito dell’iniziativa “Principi Attivi – Giovani idee per una Puglia migliore”.
Le suddette micro imprese devono essere partecipate per almeno la maggioranza, sia del capitale che dei soci, da persone che, alla data di presentazione delle domanda di ammissione alle agevolazioni, appartengano alle seguenti categorie:

  • giovani con età tra 18 e 25 anni;
  • soggetti con età tra 26 e 35 anni che non abbiano ancora ottenuto il primo impiego retribuito regolarmente;
  • soggetti fino a 35 anni di età che, nell’ultimo biennio, a partire dalla data di presentazione della domanda, abbiano completato percorsi formativi, coerenti con l’attività imprenditoriale da intraprendere, finanziati e/o autorizzati dal sistema pubblico della formazione professionale;
  • persone di età tra 45 e 55 anni prive di un posto di lavoro o in procinto di perderlo;
  • disoccupati di lungo periodo, ossia persone senza lavoro per 12 dei 16 mesi precedenti;
  • donne di età superiore a 18 anni.

Dette micro imprese potranno essere organizzate nelle seguenti forme giuridiche:
a) ditta individuale;
b) società in nome collettivo;
c) società in accomandita semplice;
d) società a responsabilità limitata;
e) società a responsabilità limitata unipersonale;
f) piccole società cooperative.
Nell’atto costitutivo deve, infine, essere inserita una specifica clausola di non trasferibilità, entro 6 anni dalla presentazione della domanda delle quote o dell’impresa a soggetti che farebbero venir meno le condizioni di accesso alle agevolazioni.

Spese ammissibili
Le spese ammissibili variano in funzione dell’attività e quelle relative agli investimenti riguardano:
a. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni, entro il 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
b. opere murarie e assimilate;
c. infrastrutture specifiche aziendali;
d. acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, nonché i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
e. acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
f. trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto e licenze, connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.
In caso di acquisto di un immobile, sono ammissibili, esclusivamente, i costi di acquisto da terzi, purché la transazione sia avvenuta a condizioni di mercato.
Le spese di progettazione ingegneristica e di direzione lavori sono ammissibili fino al 5% dell’investimento.
Le spese ammissibili relative allo start up riguardano i costi, nel limite del 2% dell’investimento ammissibile, per le spese legali, amministrative e di consulenza, direttamente connesse alla costituzione della microimpresa, nonché quelli seguenti, purché siano stati effettivamente sostenuti e pagati nei primi 5 anni dalla costituzione dell’impresa:
a) interessi sui finanziamenti esterni e dividendi sul capitale proprio impiegato che non superino il tasso di riferimento;
b) spese di affitto di impianti/apparecchiature di produzione;
c) energia, acqua, riscaldamento, tasse, diverse dall’IVA e dalle imposte sul reddito d’impresa, e spese amministrative;
d) ammortamento, spese di affitto di impianti/apparecchiature di produzione e costi salariali, a condizione che gli investimenti relativi o le misure per la creazione di posti di lavoro e per le assunzioni non abbiano beneficiato di altre forme di aiuto.

Agevolazione
Le agevolazioni non possono superare i seguenti limiti:

  • contributi agli investimenti in conto impianti, in misura pari al 50% delle spese ammissibili e, comunque, non superiori a o 150.000,00 euro;
  • contributi in conto esercizio per lo start up, in misura pari al 35% delle spese ammissibili sostenute nei primi 3 anni dalla costituzione e 25% nei 2 anni successivi e, comunque, per un importo non superiore a 250.000,00 euro.

I contributi annui in conto esercizio non devono superare il 30% dell’importo complessivo ammesso a contributo a tale titolo.

Procedura
Presentazione delle domande. La domanda di accesso deve essere presentata per via telematica e sarà generata, previo accreditamento, dal portale Internet: www.sistema.puglia.it – link Bandi Attivi – sezione start up, e dovrà, successivamente, essere inoltrata, con Raccomandata A/R., utilizzando l’istanza di accesso e la scheda tecnica generate dal sistema, completa degli allegati richiesti, a

Puglia Sviluppo Spa, Via Amendola n. 168/5, 70126 Bari

a partire dal 30 ottobre 2010 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
In caso di difformità tra la documentazione cartacea e quella contenuta sul supporto informatico/telematico, ai fini della valutazione istruttoria, saranno prese in considerazione le informazioni riportate sulla documentazione cartacea sottoscritta dal soggetto proponente.

Valutazione delle domande. Le domande di ammissione alle agevolazioni sono protocollate, secondo l’ordine cronologico di ricevimento, da parte della Società Puglia Sviluppo Spa e sottoposte ad un esame istruttorio articolato in tre fasi:
a) una fase preliminare, diretta ad accertare l’esaminabilità della domanda mediante la verifica della completezza e conformità formale della documentazione presentata;
b) una seconda fase diretta ad accertare l’accoglibilità della domanda mediante la verifica della sussistenza dei requisiti di legge e Regolamento, attraverso l’esame della domanda e della documentazione allegata;
c) una fase successiva, volta all’accertamento dell’ammissibilità della domanda, durante la quale le domande esaminabili sono sottoposte ad un processo selettivo di valutazione, inteso a verificare le competenze professionali dei richiedenti in rapporto alla propria idea di impresa, la coerenza e la cantierabilità dell’idea stessa e la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa.
In particolare, con riferimento alla cantierabilità, sarà valutata la capacità del soggetto proponente di completare l’investimento entro il termine di 12 mesi previsti.
Nell’ultima fase è previsto un colloquio con i soggetti proponenti, volto ad accertare le competenze degli stessi e la consapevolezza in ordine agli aspetti organizzativi e gestionali dell’attività. Sarà posta particolare attenzione alla coerenza tra l’idea proposta e le caratteristiche dei soggetti aventi i requisiti richiesti.
All’esito del procedimento istruttorio, la Società darà comunicazione ai soggetti proponenti in merito all’ammissibilità della domanda. Tale comunicazione conterrà gli eventuali adempimenti e la richiesta di documentazione necessari per l’adozione del provvedimento di concessione provvisoria delle agevolazioni, pena la decadenza della domanda.
Alla conclusione dell’iter istruttorio, la Regione Puglia, tenendo conto dell’ordine cronologico delle istanze di accesso e a tale scopo fa fede il timbro postale di spedizione, adotta il provvedimento di concessione provvisoria delle agevolazioni, ovvero di inammissibilità, dandone comunicazione scritta agli interessati.
Sul portale Internet www.sistema.puglia.it saranno pubblicati, periodicamente, i nominativi delle imprese ammesse alle agevolazioni nonché la dotazione finanziaria residua.

Risorse finanziarie

27.000.000,00 euro (1)

(1) Tale dotazione finanziaria potrà essere incrementata da ulteriori fondi che, a qualunque titolo, si rendessero eventualmente disponibili in tempi successivi

 

(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)

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