Pubblicate le circolari Simest, al via il nuovo sistema di incentivi per l’internazionalizzazione

Con tre circolari datate 13 aprile 2010, la Simest ha definito i criteri di ammissibilità, gli aspetti operativi e la modulistica da utilizzare da parte delle imprese esportatrici.

Premessa

L’intervento della Simest per la piena operatività del nuovo sistema di incentivazione delle imprese esportatrici, di cui all’art. 6, comma 2 del Dl 112/08, non ha tardato ad arrivare. Con l’approvazione e pubblicazione di tre circolari, la Simest ha, infatti, adempiuto al compito cui era stata delegata dal Cipe nelle delibere n. 112 e n. 113 del 6 novembre 2009 (v. il commento “Pmi esportatrici, il Cipe definisce il nuovo quadro delle agevolazioni”, pubblicato a pag. 11, fascicolo 5/2010 di questa Rivista). Queste ultime, si ricorda, hanno delineato le caratteristiche principali degli aiuti a sostegno della promozione, sviluppo e consolidamento delle imprese italiane nel mercato extra Ue, per come introdotti dal richiamato art. 6, rinviando però al Comitato di agevolazione Simest l’adozione dei provvedimenti con cui definire i criteri di ammissibilità, gli aspetti operativi con riferimento, in particolare, alle spese finanziabili, nonché l’approvazione della relativa modulistica.
Dalla data delle richiamate circolari (n. 2, 3 e 4 del 13 aprile 2010) non troveranno, pertanto, più applicazione le precedenti disposizioni per l’accesso agli incentivi a valere sul Fondo di cui alla legge 394/81.
Si ricorda che, gli interventi agevolativi, tutti soggetti al regime de minimis, sono rivolti al sostegno di:

  • programmi aventi caratteristiche di investimento finalizzati al lancio e alla diffusione di nuovi prodotti e servizi o all’acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l’apertura di strutture dirette ad assicurare in prospettiva la presenza stabile nei mercati di riferimento (art. 6, comma 2, lettera a) del Dl 112/08);
  • studi di prefattibilità e di fattibilità collegati a investimenti italiani all’estero, nonché programmi di assistenza tecnica collegati ai suddetti investimenti (art. 6, comma 2, lettera b) del Dl 112/08);
  • altri interventi prioritari da individuare e definire ad opera del Cipe (art. 6, comma 2, lettera c) del Dl 112/08).

Le disposizioni introdotte dalle circolari Simest
a) Programmi rivolti alla creazione di presenza stabile nei mercati di riferimento. La circolare n. 2 del Comitato di agevolazione Simest definisce in dettaglio la prima tipologia di intervento, consistente in programmi con caratteristiche di investimento, realizzati da imprese con sede legale in Italia e finalizzati al lancio ed alla diffusione di nuovi prodotti e servizi, o all’acquisizione di nuovi mercati per prodotti e servizi già esistenti, attraverso l’apertura di strutture volte ad assicurare, in prospettiva, la presenza stabile nei mercati di riferimento.
Sono agevolabili con priorità, in caso di insufficienza delle risorse del Fondo 394, le iniziative promosse dalla imprese di piccola e media dimensione. Gli insediamenti devono, in ogni caso, essere effettuati in Paesi extra-Ue dove possono essere gestiti direttamente dal richiedente o tramite un soggetto terzo a cui il richiedente può partecipare o meno. Al riguardo, la circolare chiarisce che le strutture oggetto del programma possono essere costituite da uffici, show-room, magazzini, punti vendita e un solo negozio.
Le spese, al fine dell’ammissibilità, devono essere inserite in preventivi articolati in base alla “scheda programma” indicata in circolare (v. tavola sotto). In sintesi, le spese riguardano le seguenti voci:

  • spese di struttura;
  • spese per azioni promozionali;
  • spese per interventi vari (si tratta di costi non documentabili con fattura, ammessi nella misura forfetaria del 25% della somma delle precedenti categorie di spesa. Vi possono rientrare, a titolo di esempio, le spese relative al personale in Italia, al campionario ecc.).

Nell’ambito delle spese per struttura rientrano quelle per l’acquisto di immobili, ammissibili nel limite del 50% del loro valore. Eventuali spese per consulenze specialistiche non possono superare il 10% dell’importo totale del programma.

Spese ammissibili

Classe I – Spese di struttura

1. Rappresentanza stabile:
1.1 Locali
1.2 Allestimento locali
1.3 Automezzi
2. Funzionamento della rappresentanza stabile
2.1 Gestione
2.2 Materiali
2.3 Personale all’estero
2.4 Viaggi
2.5 Omologazione e registrazione prodotti

Classe II – Spese per azioni promozionali

3. Formazione
4. Consulenze
5. Studi di mercato
6. Mostre e/o fiere
7. Incontri promozionali
8. Mass-media e sponsorizzazioni
9 Materiale pubblicitario

Classe III – Spese per interventi vari

Spese (Forfait 25% di Tot. CLASSE I + Tot. CLASSE II)

Per quanto riguarda il periodo di eleggibilità delle spese, sono finanziabili i costi sostenuti dal richiedente nella fase di realizzazione del programma, che decorre dalla data di presentazione della domanda di intervento e termina 24 mesi dopo la data della stipula del contratto di finanziamento, o dalla data di eventuale anticipata scadenza del periodo di preammortamento.
Le imprese potranno beneficiare di un finanziamento agevolato che può coprire fino all’85% dell’importo delle spese preventivate e ritenute ammissibili dal Comitato agevolazioni. L’importo massimo del finanziamento concedibile è pubblicato sul sito internet del Ministero dello Sviluppo Economico e su quello della Simest. Il tasso d’interesse è pari al 15% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria, vigente alla data della delibera di concessione del Comitato agevolazioni; in ogni caso, il tasso agevolato non può essere inferiore allo 0,50% annuo.
La Simest ha delineato le condizioni alle quali viene concesso il finanziamento. Il periodo di utilizzo del prestito, durante il quale sono effettuate le erogazioni, decorre dalla data di stipula del contratto di finanziamento e termina 3 mesi dopo la fine del periodo di preammortamento e di realizzazione del programma. La durata del preammortamento coincide con il periodo di realizzazione del programma di spesa, pertanto, è pari a 24 mesi dalla stipula del contratto.
Il finanziamento dovrà essere rimborsato entro 5 anni dal termine del periodo di preammortamento e di realizzazione del programma, mediante rate semestrali posticipate costanti in linea capitale. Sia il periodo di preammortamento che di rimborso del prestito potranno essere ridotti su specifica richiesta dell’impresa beneficiaria.
Le domande, da inoltrare alla Simest, saranno registrate in ordine cronologico di arrivo, comunicando all’impresa la data di ricevimento ed il numero di posizione attribuito. Sulla base di tale ordine, sarà effettuata la relativa istruttoria che terrà conto della:

  • validità economica, commerciale e promozionale del progetto e congruità delle spese previste;
  • validità tecnica, finanziaria ed economica del programma in relazione alla consistenza patrimoniale, finanziaria ed organizzativa dell’impresa richiedente;
  • congruenza del finanziamento richiesto con i ricavi medi degli ultimi 3 esercizi con un tetto massimo del 25%, nonché dei risultati di eventuali controlli presso il richiedente deliberati dal Comitato.

L’erogazione del finanziamento avviene a fronte di idonea documentazione delle spese inserite nel programma approvato. Se richiesto nel modulo di domanda, il Comitato può concedere un anticipo, pari al massimo al 30% dell’importo del finanziamento approvato. Le successive richieste di erogazione potranno, in questo caso, essere presentate dopo aver completato la documentazione di spesa relativa all’anticipo.
La domanda dell’ultima tranche di erogazione spettante va inoltrata entro il mese successivo al compimento del biennio (24 mesi) dalla stipula del contratto di finanziamento.

b) Studi di fattibilità e prefattibilità, programmi di assistenza tecnica. La circolare n. 3 disciplina le iniziative che riguardano studi di prefattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra UE, nonché programmi di assistenza tecnica collegati a tali investimenti.
Soggetti beneficiari sono tutte le imprese aventi sede legale in Italia. Tuttavia, anche per tale misura è prevista la priorità a favore delle Pmi, in caso di carenza delle risorse del Fondo 394/81.
L’iniziativa deve riguardare lo stesso settore di attività del richiedente, o del suo gruppo di appartenenza, che deve essere lo stesso soggetto che realizza e/o partecipa all’investimento. La circolare dispone, al riguardo, che i settori di riferimento sono quello commerciale o industriale.
Per quanto riguarda le spese ammissibili, esse devono essere inserite in preventivi di spesa articolati in base alla “scheda preventivo” contenuta nel modulo di domanda. Possono essere finanziate le spese per il personale interno ed esterno (comprese le consulenze) e quelle per viaggi e soggiorni. Le stesse devono:

  • essere suddivise per “fasi di attività”, individuate sulla base degli argomenti trattati e delle attività svolte dal personale incaricato;
  • essere suddivise, per ciascuna fase, tra retribuzioni per personale interno ed esterno alla richiedente, con il dettaglio dei tempi e costi previsti, nonché del numero e del costo dei viaggi da effettuare nel Paese di destinazione dell’iniziativa;
  • evidenziare la quota di spese da sostenere in modo documentato nel Paese di destinazione dell’iniziativa, che, comunque, deve essere almeno pari al 50% del totale delle spese preventivate.

Una spesa si considera ammissibile all’intervento agevolativo, se concernente un’attività da svolgere nel periodo di realizzazione dello studio o dell’assistenza tecnica, che decorre dalla data di presentazione della domanda di intervento e termina 6 mesi (per studi) o 12 mesi (per assistenza tecnica) dopo la data della stipula del contratto di finanziamento e se la relativa fattura è emessa entro 2 mesi dal termine di detto periodo. La circolare indica, inoltre, alcune precise limitazioni per quanto riguarda le spese del personale (v. tavola sotto).

Specifiche relative al costo del personale

Personale interno

Per il personale che deve realizzare lo studio o fornire assistenza tecnica in loco, la relativa retribuzione è basata su quella lorda risultante dall’ultimo cedolino del dipendente e si calcola per il tempo effettivamente dedicato allo studio o all’assistenza tecnica, senza costi supplementari

Esperti esterni

Le spese per consulenze specialistiche (escluse quelle relative alla predisposizione della domanda di intervento e alle fasi successive di erogazione e rimborso, che non sono agevolabili), non possono superare quelle per il personale interno al richiedente; inoltre, devono riguardare tematiche specifiche afferenti lo studio o l’assistenza tecnica ed essere oggetto di apposito contratto

Spese di soggiorno e di trasporto

Il richiedente deve sempre suddividere in fase di preventivo
il costo della retribuzione da quello per il soggiorno all’estero, e quest’ultimo da quello relativo ai viaggi, con la specifica del numero previsto e del relativo costo per il trasporto, da comprovare ex post sulla base della corrispondente documentazione di spesa

Il finanziamento agevolato al tasso del 15% di quello di riferimento e, comunque, non inferiore allo 0,50% annuo, potrà coprire fino al 100% dell’importo delle spese preventivate e ritenute ammissibili dal Comitato agevolazioni. In ogni caso, la somma complessiva delle spese agevolabili non può essere superiore a:

  • 100.000,00 euro per studi collegati ad investimenti commerciali;
  • 200.000,00 euro per studi collegati ad investimenti produttivi;
  • 300.000,00 euro per assistenza tecnica.

Ulteriori condizioni sono disposte con riferimento al finanziamento agevolato. Il periodo di utilizzo del prestito, nel quale vengono effettuate le erogazioni, decorre dalla data di stipula del contratto di finanziamento e termina 24 mesi dopo tale data. Esso coincide con il periodo di preammortamento.
Il rimborso del finanziamento avviene entro 3 anni a partire dal termine del periodo di preammortamento, mediante rate semestrali posticipate costanti in linea capitale. I periodi relativi al preammortamento e all’ammortamento del prestito possono essere ridotti  se specificamente richiesto dall’impresa nella domanda di finanziamento.
La domanda di concessione del finanziamento deve essere predisposta sull’apposito modulo approvato dal Comitato ed allegato in circolare. La Simest registra le istanze in ordine cronologico di arrivo comunicando all’impresa il relativo numero di protocollo.
L’istruttoria è effettuata seguendo l’ordine cronologico di ricevimento delle domande e sulla base delle seguenti valutazioni:

  • validità economica e commerciale del progetto e congruità delle spese previste;
  • validità tecnica, finanziaria ed economica del programma in relazione alla consistenza patrimoniale, finanziaria ed organizzativa dell’impresa richiedente;
  • congruenza del finanziamento richiesto con i ricavi medi degli ultimi 3 esercizi con un tetto massimo del 12,5%.

L’erogazione del finanziamento avverrà previa presentazione delle garanzie approvate dal Comitato, in due tranche:

  • una quota anticipata pari al 70% dell’importo concesso, su richiesta del beneficiario, da presentarsi obbligatoriamente entro tre mesi dalla stipula del contratto;
  • la quota a saldo del finanziamento (fino al 30% dello stesso) a condizione che le spese sostenute superino il 70% di quelle preventivate ed a seguito di consolidamento del finanziamento.

Garanzie e iter di accesso per gli interventi a) e b).Sia per il primo che secondo intervento possono essere individuate disposizioni comuni che riguardano le garanzie richieste per le somme a rimborso e l’iter per la presentazione delle domande.
Per garantire il rimborso del capitale, dei relativi interessi e degli altri oneri accessori, l’impresa, a fronte dei singoli importi da erogare, deve prestare alla Simest una o più delle tipologie di garanzia deliberate dal Comitato, quali fideiussione bancaria, fideiussione assicurativa, fideiussione di confidi convenzionati con Simest, fideiussione di intermediari finanziari convenzionati con Simest e pegno su titoli di Stato. Per le Pmi potrà essere accordata una riduzione delle garanzie da prestare fino al 50% del finanziamento, in relazione alla loro affidabilità, valutata con riguardo alla capacità di rimborso.
Con riferimento alla procedura di accesso alle agevolazioni, si evidenzia che i tempi per la stipula del contratto di finanziamento sono abbastanza contenuti. Infatti, entro tre mesi dalla data di arrivo della domanda, la Simest sottopone alla deliberazione del Comitato la proposta in merito al finanziamento, dando comunicazione dell’esito al soggetto interessato entro 15 giorni dall’adozione della decisione. Il beneficiario dovrà presentare la documentazione necessaria alla stipula del contratto nei successivi due mesi. Entro un mese dal ricevimento della documentazione la Simest provvede alla stipula del contratto.
L’inter complessivo si conclude con l’adozione da parte del Comitato Simest della delibera di consolidamento, con cui viene confermato il rimborso dell’importo erogato a tasso agevolato e secondo i tempi di ammortamento stabiliti. A tal fine, il programma deve essere realizzato in base alle modalità e ai termini approvati.

c) Altri interventi prioritari: finanziamento per la solidità patrimoniale delle Pmi.Con la circolare n. 4, la Simest dettaglia i criteri della terza tipologia di intervento che consiste nella concessione di un finanziamento diretto alla salvaguardia e al miglioramento della solidità patrimoniale delle piccole e medie imprese esportatrici.
Al fine dell’accesso alle agevolazioni, le Pmi, aventi sede legale in Italia, devono:

  • avere realizzato nei tre esercizi precedenti a quello di presentazione della domanda un fatturato estero pari, in media, ad almeno il 20% del fatturato aziendale totale;
  • essere costituite in forma di società per azioni, al momento dell’erogazione del finanziamento.

L’obiettivo dell’intervento, come dettagliato anche nella delibera Cipe 112/09, è di far sì che le imprese si impegnino a raggiungere, mantenere o migliorare  un livello soglia di solidità patrimoniale, rappresentato dall’indice di copertura delle immobilizzazioni (rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette). L’indice rilevato dall’ultimo bilancio approvato si definisce “livello di ingresso”, che verrà raffrontato con il valore soglia posto uguale a 0,65.
L’intervento agevolativo sarà, in particolare, diretto:

  • a migliorare l’indice di copertura delle immobilizzazioni, se il livello di ingresso è inferiore al valore soglia, uguagliando almeno tale valore;
  • oppure a mantenere o superare il livello di ingresso, se quest’ultimo risulta uguale o superiore al limite soglia.

La circolare chiarisce, al riguardo, che l’impresa interessata può presentare domanda di intervento qualunque sia il suo livello di solidità patrimoniale rispetto al livello soglia (inferiore, uguale o superiore).
Le domande di aiuto sono istruite dalla Simest in base all’ordine cronologico di ricezione, tenendo conto:

  • della consistenza patrimoniale, finanziaria ed organizzativa del richiedente, in un contesto di crescita aziendale, con particolare attenzione alla valutazione delle risorse finanziarie e aziendali utili a garantire il regolare rimborso del finanziamento, nonché alle garanzie offerte, quando richieste;
  • della congruenza del finanziamento richiesto con il patrimonio netto dell’impresa richiedente nei limiti previsti;
  • della quota di fatturato estero realizzata, in media, nel corso dell’ultimo triennio, risultante dai bilanci degli ultimi tre esercizi precedenti a quello di presentazione della domanda di finanziamento;
  • dei risultati di eventuali controlli presso il richiedente deliberati dal Comitato.

Il Comitato delibera sulla domanda di intervento entro due mesi dalla data di arrivo della domanda stessa alla Simest completa della necessaria documentazione. Il contratto di finanziamento dovrà essere stipulato entro due mesi dalla ricezione della delibera di concessione, subordinatamente all’invio della necessaria documentazione da parte del soggetto interessato.
L’importo del finanziamento agevolato è deliberato dal Comitato Agevolazioni nel limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa richiedente, risultante dall’ultimo bilancio approvato prima della presentazione della domanda. In ogni caso, non potrà essere superiore a 500.000 euro.
L’accesso all’intervento agevolativo avviene in due fasi:

  • fase di erogazione e di preammortamento (I fase);
  • fase di rimborso (II fase).

La circolare in commento definisce con maggiore precisione la tempistica del finanziamento e del suo rimborso.
Si ricorda che, la prima fase decorre dalla data di erogazione del finanziamento e termina alla fine del secondo esercizio dopo la data di erogazione stessa. Al riguardo, si evidenzia che l’erogazione dovrà avvenire entro 6 mesi dalla stipula del contratto. Il finanziamento sarà attribuito alle imprese al tasso di riferimento. Gli interessi sono corrisposti in via semestrale posticipata (30 giugno e 31 dicembre di ogni anno), a partire dalla data di erogazione, fino al termine della stessa fase.
Il confronto del valore di ingresso con il limite soglia definirà l’obbligo di prestare o meno la relativa garanzia.
Nella seconda fase, invece, il rimborso del prestito avverrà a tasso agevolato (15% del tasso di riferimento) e in cinque anni solo se alla fine della prima fase le imprese hanno rispettato l’obiettivo di migliorare il livello di ingresso fino a raggiungere/superare il livello soglia di 0,65, o mantenendolo/superandolo se già uguale o  superiore al livello soglia.
In caso contrario, salvo l’eccezione di una variazione nel limite del 5% (rispettando il livello soglia), l’impresa dovrà restituire il prestito a tasso di riferimento entro tre mesi dalla data di approvazione e deposito del bilancio del secondo esercizio intero successivo alla data di erogazione.
Durante il periodo di rimborso, la Simest effettuerà comunque ulteriori verifiche dirette a controllare il livello di ingresso. In caso di flessione dello stesso, scatterà il tasso di riferimento, fino al ripristino del livello, salvo la possibilità dell’impresa di optare per la prestazione di un’idonea garanzia (v. tavola sotto).

Schema di sintesi


(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti e credito, Novecento Media)

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