Pubblica Amministrazione sempre più lenta a pagare i fornitori

Secondo Confartigianato, i tempi medi si allungano a 193 giorni. E questo per le imprese significa un costo extra di 2,5 miliardi di euro. A farsi attendere sono soprattutto le Asl che hanno tempi medi di pagamento di 269 giorni, ma con picchi che arrivano a 793 giorni.

Nel
2012 il tempo medio con cui la
Pubblica Amministrazione paga le imprese fornitrici di beni e servizi è salito a 193 giorni.

Lo rileva un rapporto di Confartigianato dal quale emerge che tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli Enti pubblici (Amministrazione centrale, Regioni e
Province) saldano
le fatture alle imprese è aumentato di 54
giorni
.

Secondo Confartigianato, il ritardo con cui la Pa
salda i propri debiti rispetto ai 30 giorni stabiliti dalla
nuova legge, entrata in vigore il 1 gennaio che fissano
a 30 giorni il termine ordinario per
regolare i pagamenti nelle transazioni
commerciali tra Enti pubblici e aziende private e tra imprese privat, costa 2,5 miliardi di maggiori oneri
finanziari alle imprese.

Il rapporto di Confartigianato rivela che la Pubblica Amministrazione ha
accumulato debiti commerciali per
79 miliardi nei confronti dei fornitori di beni e
servizi. Di questi, 35,6 miliardi si
riferiscono a debiti verso
fornitori del Servizio Sanitario Nazionale, che
comprende Asl, Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere
Universitarie e Irccs.

A farsi attendere sono soprattutto le Asl che hanno tempi medi di
pagamento di 269 giorni che però
arrivano a picchi di 793 giorni in Calabria, 755 giorni in Molise, 661 giorni in Campania, 398 giorni nel Lazio, 349 giorni in Puglia, 308 giorni in Sardegna. Nel complesso i tempi medi di pagamento delle
Asl della Mezzogiorno
sono di 425 giorni, più che
doppi (+120%) rispetto ai 193 giorni medi delle
Asl del Centro-Nord.

Il rapporto di Confartigianato mette in evidenza
che
nel 2011 la Pubblica Amministrazione ha
acquistato beni, servizi e investimenti fissi per 167,9
miliardi
, pari
al
10,6% del Pil. Più dei tre quarti (78,3%)
degli acquisti della Pa per
un valore di 131,5 miliardi, è
determinato dalle
Amministrazioni Locali, seguono le Amministrazioni Centrali con acquisti per 34 miliardi (20,3% del totale della Pa)
e gli
Enti previdenziali con 2,4 miliardi (1,4%).

A livello regionale, dei 146,3 miliardi di euro di spesa, 98,1 miliardi sono assorbiti
dal Centro-Nord (67,0%) e 48,3
miliardi dal Mezzogiorno
(33,0%).

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