Home Gestione d'impresa PSD2, la direttiva che ha messo il software al centro delle banche

PSD2, la direttiva che ha messo il software al centro delle banche

Per capire le potenzialità pratiche della PSD2 (Payment Services Directive 2) direttiva UE che ha puntato a trasformare in meglio il funzionamento del mercato bancario standardizzando i pagamenti digitali e dando sicurezza, abbiamo intervistato Antonio Rizzi, Senior Director Practice Services di Ca Technologies e grande esperto del settore.

La direttiva PSD2, emanata dall’Unione Europea, prevede l’adozione di un impianto normativo per i pagamenti digitali eseguiti in ambito europeo allo scopo di accrescere l’innovazione e la trasparenza nel mercato europeo dei pagamenti, aumentando, allo stesso tempo, la sicurezza delle transazioni effettuate via Internet e l’accesso ai conti dei clienti.

La PSD2 è una direttiva centrata sullo sviluppo software. Voi fornitori di soluzioni vi aspettavate un assist del genere dalla UE?

Viviamo ormai da anni nell’era dell’Application Economy e CA Technologies è focalizzata oggi più che mai sull’aiutare i propri clienti a trasformarsi in Modern Software Factory. Quindi la PSD2 è un’iniziativa che ci fa sicuramente piacere ma non rappresenta per noi una sorpresa.

Per quanto riguarda il mondo delle banche, è da alcuni anni che osserviamo i principali player mondiali promuovere sempre più degli hackathon – vere e proprie maratone dove centinaia di sviluppatori competono per aggiudicarsi il premio rispetto alla miglior innovazione – oppure aprire l’accesso ai propri sistemi in modo controllato attraverso le API (come ad esempio fa Deutsche Bank con il suo Developer Portal – https://developer.db.com/ – ndr).

Antonio Rizzi Ca Technologies

Tutto questo conferma il supporto all’ecosistema crescente del Fintech e rappresenta un notevole vantaggio in termini di qualità e quantità dei servizi per l’utente finale. Non è un caso che il più grande cliente di Veracode – soluzione SaaS di CA Technologies per la sicurezza delle applicazioni – sia proprio una delle più grandi banche al mondo. La PSD2, in questo scenario, si pone come obiettivo regolamentare il fenomeno: imponendo il giusto livello di sicurezza, garantendo all’utente il pieno controllo sul consenso per l’accesso ai propri dati e assicurando che i servizi siano egualmente accessibili da tutti i player per una giusta competitività.

Quali sono gli elementi chiave da considerare per applicarla dalla parte delle banche?

Gli istituti bancari devono sicuramente interpretare la PSD2 non solo come una necessità di compliance ma come un’opportunità di innovazione. Quello che osserviamo lavorando a stretto contatto con le maggiori realtà europee è un cambiamento di percezione rispetto alla PSD2. Superati infatti quelli che rappresentano i first mover verso l’adozione – rispetto ai quali diverse realtà hanno già raggiunto la compliance alla PSD2 – la maggior parte delle banche ha mutato significativamente la percezione della normativa negli ultimi 12 mesi, passando dal considerare meramente quali fossero gli obblighi imposti, ad un più organico programma di investimento mirato all’innovazione. In sintesi, la mossa vincente per le banche è vedersi anche come fintech, mettendo al centro del processo di innovazione la customer experience dei propri clienti, preservandone così la base e migliorando la capacità di attrarne di nuovi.

E quali sono quelli dal lato dei fornitori di tecnologia e di consulenza?

I fornitori di tecnologia e di consulenza devono offrire soluzioni dagli obiettivi chiari, con percorsi di trasformazione efficaci, favorendo i cicli brevi di sviluppo Agile perché tramite essi è possibile raggiungere obiettivi progressivi che consentono di misurare il ritorno in modo ricorrente. Noi diamo una soluzione modulare che consente di indirizzare tutti gli aspetti in ambito PSD2: API, sicurezza, supporto agli sviluppatori e monitoraggio. La PSD2 Solution by CA offre i componenti software necessari e già configurati per accelerare l’adozione degli scenari PSD2, è disponibile anche in modalità “sandbox” ovvero pronta all’uso e comprendente al suo interno una “banca simulata”. La PSD2 Solution Sandbox, disponibile sia on-premise sia in cloud, consente di avviare subito il processo di innovazione, magari attraverso le hackathon, mentre si lavora in parallelo su piani più organici di adeguamento.

Possiamo stilare un decalogo per una buona PSD2 solution?

Secondo noi una buona PSD2 Solution deve avere essere flessibile e modulare, per consentire un’adozione rapida e una complessità ridotta. Deve, inoltre, permettere di implementare gli scenari della PSD2 e di disegnare la nuova customer experience costruendola sulle basi dei sistemi attuali e, possibilmente, senza la necessità che questi vengano modificati. Solo in questo modo il processo di trasformazione sarà rapido, sicuro e con un impatto contenuto.

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