Progetti strategici per nuove Wlan

Cresce la complessità delle soluzioni di mobilità utilizzate in azienda. Le iniziative sono, sempre più spesso, prese dall’It e gestite in maniera organica e integrata

La mobilità assorbe ancora, nella maggior parte delle aziende, una quota minoritaria del budget It. Questo nonostante, secondo quanto stimato da una recente indagine di Yankee Group, la forza lavoro nomade (che passa almeno il 20% del proprio tempo al di fuori dell’ufficio principale) pesi, attualmente, per il 41% sul totale degli impiegati delle aziende nel mondo. Il risultato è che molte realtà non sono pronte a gestire la crescita esponenziale che l’utilizzo di apparati senza fili sta avendo, spesso per iniziativa dei singoli o di progetti avviati a livello di dipartimento. «Le aziende di medie e grandi dimensioni – esordisce Monica Basso, analista di Gartner – iniziano, però, a mettere lo sviluppo delle reti wireless in cima alle loro priorità. Il budget It dedicato a quest’area, infatti, è cresciuto lo scorso anno, in media, del 7%, con punte del 12% rispetto al 2005. Risultati di tutto rispetto, se si pensa che gli stanziamenti in tecnologie Ict sono cresciuti, in media, nello stesso periodo del 2/3%». A riprova di questo, Idc stima che nel 2006 oltre 14 degli 87 milioni di dispositivi mobili venduti nel mondo sia stato destinato all’utenza aziendale. Cambia anche la tipologia di progetti attivati, che sono di orientamento più tipicamente business rispetto al passato, quando l’utilizzo di apparati senza fili era completamente svincolato rispetto all’infrastruttura It esistente. «La tecnologia wireless, infatti, è ormai data per acquisita, nonostante ci sia ancora profonda incertezza in merito agli standard – prosegue l’analista -. La prova di concetto è stata fatta, le reti funzionano e le applicazioni aziendali sono supportate con buone prestazioni sulle Wireless Lan. Ecco perché le aziende più avanzate hanno spostato il focus dei progetti da un’ottica più tattica e di breve periodo, come avveniva in passato, a una visione più strategica». Cambiano, quindi, le decisioni di acquisto, che diventano in linea di principio più strutturate, verso quella che l’analista definisce Enterprise Mobility Strategy, anche perché, sostiene Basso «se l’azienda non si preoccupa di fornire gli strumenti di mobilità ai suoi dipendenti, loro ci pensano da soli, visto che il costo degli apparati si è letteralmente abbattuto nel corso degli ultimi mesi. In futuro, poi, anche il software dovrebbe costare di meno e l’opensource si farà spazio. Linux sul mobile non è una realtà, ma lo sarà nel corso dei prossimi 3 o, al massimo, 5 anni, visto che Motorola, Nokia, Palm e Samsung lo stanno già sperimentando». Parallelamente, però, aumenta anche la complessità tecnologica dei progetti implementati. L’integrazione, al di là di quella che è la scelta dei dispositivi più adatti, svolgerà un ruolo sempre più rilevante nell’assicurare che l’implementazione del mobile dia i maggiori ritorni.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome