Privacy, si comincia coi siti Web

Volo a planare sui temi dell’attuazione della legge 196/2003 e sulla produzione del Documento programmatico sulla sicurezza.

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha deciso a inizio febbraio il piano di ispezioni per il primo semestre 2006.


Verterà sulla verifica del rispetto delle norme da parte vari soggetti.


Contestualmente il Garante ha fissato criteri, principi e priorità di intervento per verificare se chi gestisce banche dati raccolga, usi e conservi i dati personali dei cittadini lecitamente e nel rispetto di quanto previsto dalle norme a tutela della privacy.


Questa notazione riguarda chi deve attuare la normativa, e, in particolare, redarre il Documento Programmatico sulla Sicurezza (Dps), che dichiara il modo con cui un’azienda tratta i dati in suo possesso.
Questi ha tempo fino al 31 marzo 2006, data fissata dall’ennesima proroga all’attuazione della legge, decisa con il maxi emendamento di fine legislatura, conosciuto con il nome di “mille proroghe” (quella precedente faceva riferimento al 31 dicembre 2005).


Entrando nel dettaglio del piano di attività del Garante, le ispezioni del semestre hanno l’obiettivo di verificare il rispetto delle norme da parte di quanti trattano dati personali per la fornitura di beni e servizi mediante varie forme di vendita a distanza e anche da parte di chi gestisce i siti Web.


Inoltre sarà verificata la correttezza dei trattamenti effettuati da società farmaceutiche e la gestione dei dati personali da parte di banche o finanziarie relativi alle segnalazioni nei sistemi di informazioni creditizie.
Ulteriori ispezioni riguarderanno soggetti privati e pubbliche amministrazioni per accertare in particolare il rispetto degli obblighi di notificazione, cioè la comunicazione al Garante da parte di determinati soggetti dell’avvio di una banca dati, e di informazione ai cittadini sull’uso che verrà fatto dei loro dati.


Le ispezioni saranno effettuate presso le sedi dove si svolgono i trattamenti di dati personali anche in collaborazione con il Nucleo speciale funzione pubblica e privacy della Guardia di Finanza, in virtù del protocollo firmato nei mesi scorsi tra l’Autorità e la GdF, che prevede l’impiego anche dei reparti territoriali delle Fiamme Gialle.

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