Prima condanna per virus in Italia

Sceglie il patteggiamento l’autore del worm Zelig, che nel 2003 in soli due giorni causò 104.000 euro di danni.

Un anno e due mesi di carcere più un’ammenda pecuniaria. Questo, in
sintesi, il patteggiamento concordato per un quarantatreenne accusato di essere
l’autore di uno dei più infidi worm “made in Italy” e di fatto il primo
condannato nel nostro Paese per questo tipo di reato.
L’autore, che ha
chiesto nella giornata di ieri il patteggiamento dinanzi all’Ottava Sezione
Penale del Tribunale di Milano, nel mese di novembre di due anni fa aveva
congegnato una singolare truffa che sfruttava la popolarità del programma
televisivo Zelig e che, in soli due giorni, aveva provocato
alle sue vittime danni per oltre 104.000 euro.
Il worm si presentava sotto
forma di email avente come oggetto “Il momento è catartico. Il messaggio
proponeva un salvaschermo, «poesie catartiche», ispirato alle battute in versi
di Flavio Oreglio. A “poesie catartiche” era associato un link:
cliccandolo si accedeva ad un sito che richiedeva senza ulteriori click il
download del file “zelig.scr”. Al suo interno era installato un dialer, che
reimpostava la connessione ad Internet ad un numero 899 a pagamento. Tra le ore
12 del 24 ottobre e le 19,20 del 27 ottobre sono stati totalizzati circa 57 mila
minuti di connessione, per un danno di 104.000 euro. Va detto che le vittime
hanno ottenuto da Telecom l’azzeramento del debito accumulato con questa frode.
Intanto, per il 21 di luglio è attesa la sentenza per gli autori del virus
Vierika, identificato nel 2001.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome