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Prima Assicurazioni: tecnologia e analisi dei dati per migliorare l’esperienza dei clienti

La situazione economica globale, in cui i costi dell’energia stanno giocando un ruolo centrale, impone scelte strategiche non semplici per il settore ICT. La posta in gioco è altissima: il futuro del Paese dipende in larga parte dalla capacità di affrontare trasformazione digitale e transizione ecologica nel modo più efficiente possibile. Ne parliamo con le realtà leader di mercato, affrontando con loro le tematiche più calde.

Alle nostre domande risponde George Ottathycal, Ceo di Prima Assicurazioni.

Dall’approvazione definitiva del PNRR è trascorso oltre 1 anno. Ad oggi quali risultati ha prodotto sulla trasformazione digitale dell’Italia, e quali sono le prospettive?

George Ottathycal, Ceo di Prima Assicurazioni
George Ottathycal, Ceo di Prima Assicurazioni

L’Italia storicamente non è mai stata ai primi posti in Europa per quanto riguarda il tasso di digitalizzazione del Paese. Tuttavia, nell’ultimo Digital Economy and Society Index ha guadagnato alcune posizioni grazie soprattutto alle infrastrutture di rete e di digitalizzazione della pubblica amministrazione.

C’è un grosso divario di know-how, come emerso nel recente Rapporto 2022 dell’Osservatorio sulla Trasformazione Digitale dell’Italia, realizzato da The European House – Ambrosetti, dove siamo al ventiquattresimo posto nell’Unione Europea come percentuale di persone con competenze digitali di base.

In questo quadro, gli investimenti in trasformazione digitale – una delle direttrici chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – devono essere un obiettivo prioritario che dobbiamo perseguire con estrema convinzione.

Noi in Prima Assicurazioni facciamo la nostra parte, formando internamente i migliori talenti e portando così valore aggiunto e innovazione a tutto il sistema. Completare una vera e propria digitalizzazione permetterà al Paese non solo di crescere in termini di Pil, ma anche di incrementare la competitività del proprio tessuto imprenditoriale nel medio-lungo periodo in uno scenario globale sempre più mutevole e sfidante.

Mai come oggi investimenti e progettualità incidono in modo determinante sul futuro di ogni organizzazione. Quanto sentite vostro il ruolo di partner tecnologico dei vostri clienti?

Ci distinguiamo sul mercato come insurtech company con un approccio totalmente digital native, basato sull’analisi dei dati e sullo studio di insight puntuali. Grazie agli oltre 300 talenti di Prima Assicurazioni che lavorano costantemente su tecnologia e analisi dei dati, utilizziamo le informazioni e creiamo modelli decisionali per prendere scelte strategiche sul business, ma anche per migliorare l’experience dei nostri clienti nel momento in cui decidono di sottoscrivere una polizza con noi: diventiamo per loro dei veri e propri partner tecnologici per il mondo assicurativo.

In un mercato in cui le assicurazioni tradizionali faticano a elevare il valore dei servizi, la missione di Prima Assicurazioni, che sviluppa internamente i proprio software, è di utilizzare la tecnologia e l’analisi dei dati per offrire ai clienti un’esperienza senza precedenti con prezzi altamente competitivi. Grazie agli investimenti per ottimizzare costantemente la user experience, tra l’altro, godiamo dei tassi di conversione più elevati di tutto il settore.

Il game changer del 2023. Se doveste scegliere una sola tecnologia, quale sarebbe a vostro avviso la scelta vincente per le organizzazioni per il prossimo anno?

Probabilmente, direi il Data Mesh. Si tratta di un sistema di gestione decentralizzata dei dati, che ne democratizza l’accesso e la condivisione all’interno dell’azienda. Anziché organizzare i dati attorno alla tecnologia, il data mesh propone un’organizzazione in domini aziendali.

L’architettura dei micro-servizi prevede che i servizi siano distribuibili in maniera indipendente. Ogni micro-servizio dovrebbe dunque essere responsabile di un singolo processo eseguibile. I dati sottostanti prodotti, archiviati e trasferiti dai micro-servizi, saranno separati a livello logico, ma non indipendenti, e suddivisi in base ai confini dei domini.

La gestione dei dati, uno dei fondamenti del data mesh, sostituisce un modello operativo di gestione centrale con un modello federato, che include i team decentralizzati. Il risultato è una maggiore responsabilità dei dati da parte dei team che li producono.

Insieme alla progettazione domain-driven, i concetti di data mesh contribuiscono alla riduzione dei tempi di consegna, consentendo agli stakeholder aziendali di essere molto più reattivi al cambiamento delle priorità rispetto a quanto si verificherebbe altrimenti.

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