Prezzi più bassi con l’Authority

Corrado Calabrò, garante per le comunicazioni, rivendica il calo dei prezzi, bacchetta Telecom e invoca il WiMax. E pensa all’operatore virtuale

Corrado Calabrò, garante delle comunicazioni nella sua relazione annuale al
Parlamento, agita la bandiera del calo dei prezzi per ricordare quanto sia stata
importante l’attività dell’Authority per le garanzie nelle
comunicazioni. Due miliardi di euro di risparmi per i prossimi tre anni per i
consumatori italiani sono il frutto del lavoro degli uomini di Calabrò per
la telefonia mobile.



“Complessivamente – ha ricordato –, nel periodo dal 1998 al 2005, i prezzi finali dei servizi di telefonia sono diminuiti del 15%, a fronte di un aumento medio dell’indice generale dei prezzi al consumo del 17%, e di una crescita del
15% dei prezzi del complesso dei servizi di pubblica utilità”
.
Il processo virtuoso dei prezzi ha coinvolto anche la telefonia su rete fissa che ha visto una diminuzione dei prezzi del 15% dal 1998 al 2005 e l’Adsl i cui costi di accesso sono scesi mediamente in sei mesi del 50%. “Ma possono diminuire ancora” è l’auspicio di Calabrò.


Un calo che ha fatto molto bene alla banda larga visto che
siamo oggi il quarto Paese europeo con un tasso di incremento del 187% negli
ultimi due anni e sette milioni di linee. Calabrò ha poi ricordato che
Telecom continua a godere di una posizione dominante

nelle telefonia fissa e ha precisato che “nell’ambito delle
attività svolte da Telecom Italia, occorre fare un passo avanti sulla strada
della separazione tra servizi regolati e non regolati, agendo sulla funzione di
governance e di controllo indipendente”.


Nella telefonia mobile, invece, ha prospettato un intervento
per quanto riguarda l’operatore virtuale. “Nella telefonia mobile – ha
spiegato il garante – l’introduzione di forme di competizione basate sui
servizi, ossia l’avvento dei cosiddetti operatori virtuali, può accelerare la
discesa dei prezzi finali. È questo un processo che deve essere guidato dal
mercato, ma, anche in seguito a quanto indicato dalla Commissione europea sul
finire del 2005, l’Autorità sta monitorando lo stato degli accordi raggiunti per
verificare se i quattro gestori mobili siano effettivamente intenzionati a porre
in essere comportamenti virtuosi e concludenti. Qualora nei prossimi mesi non si
dovessero registrare significativi avanzamenti al riguardo, l’Autorità
non potrà non prendere in considerazione misure regolamentari
, ancorché
queste siano una extrema ratio in un mercato competitivo come quello mobile”.


Il garante ha poi parlato di inaccettabile
ritardo”
per il WiMax “dipendente
essenzialmente dal continuo differimento nella messa a disposizione della
relativa banda di frequenza da parte dell’attuale detentore”
. “Più in
generale, in linea con l’orientamento comunitario, è necessario un ripensamento
profondo della politica di ripartizione dello spettro fra gli utilizzatori nel
senso di prevedere una vera liberalizzazione dell’uso delle frequenze radio; il
che tra l’altro comporterebbe un apprezzabile introito per lo Stato”
.

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