Prestazioni da grande e costi da piccola: è la ricetta storage di Pillar

L’azienda americana si presenta al mercato italiano con una piattaforma tecnologica scalabile che promette efficienza dei processi e economia dei costi. Alle terze parti il compito di convincere i clienti

Sistemi di storage “application aware”: l’americana Pillar Data Systems sbarca in Italia, portandosi dietro una formula tecnologica pensata per aggredire un mercato che nel Belpaese continua a far registrare un andamento in crescita.

Marin Debelic, fresco di nomina alla carica di country sales manager per l’Italia dell’azienda californiana, illustrar i contenuti della proposta: «La nostra offerta di storage mira a inserirsi in un contesto caratterizzato da una grande quantità di fornitori, dove la differenza tra uno e l’altro è data non tanto dalla tecnologia, ma dal valore aggiunto trasmesso al cliente. Ecco perché le soluzioni Pillar sono “application aware”, cioè “sensibili alle applicazioni”. Si tratta infatti di architetture open source scalabili e flessibili, che integrano al loro interno le singole applicazioni dell’utente, sia quelle precedenti all’implementazione del nostro marchio sia altre, da aggiungere al crescere dei sistemi aziendali di gestione e immagazzinamento dati; ne viene fuori uno storage versatile, che garantisce una durata minima di tre anni e l’utilizzo dell’80% dello spazio disponibile, con una riduzione di oltre il 50% del Tco e un Roi a breve termine».

Nel dettaglio, Pillar Axiom è la piattaforma unificata, sviluppata sui due standard San e Nas, con cui la società di San José punta a sottrarre quote di mercato ai grandi brand del settore sul target delle medie e grandi organizzazioni.
Non da sola però.
«La politica commerciale di Pillar è 100% indiretta – sottolinea infatti Debelic -. I partner sono fondamentali, innanzitutto, per la diffusione del marchio; del resto, poiché esibiamo un’offerta a valore, cerchiamo un numero limitato di rivenditori, altamente specializzati».

In quest’ottica, il vendor propone ai reseller, cui richiede anche capacità di assemblaggio, il channel program “Emerald”, che mette sul piatto due livelli di certificazione, un portale per i ragguagli tecnici e commerciali, un calendario di seminari per la formazione e il contatto con l’utenza, iniziative varie di rebate sul volume di contratti realizzati e servizi di assistenza pre e post vendita.

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