Preferito il made in Italy

Nelle piccole imprese il contesto tecnologico è ancora arretrato

La presenza di Erp segna un forte ritardo nelle Pmi. Uno studio del Politecnico di Milano, condotto su un campione di 1.060 aziende tra i 10 e i 500 addetti, offre interessanti spunti di riflessione, delineando una mappa della presenza di software gestionali più o meno evoluti presso le Pmi. Il 12% di queste realtà, secondo i risultati dello studio, non utilizza alcun sistema gestionale, neppure per la sola gestione della contabilità.

Il 43% adotta un sistema Erp di tipo piuttosto elementare, generalmente per la gestione della contabilità, più raramente per quella del magazzino e della produzione. Il 29%, invece, ricorre a gestionali più evoluti. Di questi ultimi, il 19% opta per software italiani, il 7% per verticali con funzionalità applicative specifiche e il 3% per software internazionali. Il 16%, infine, utilizza soluzioni sviluppate ad hoc e personalizzate sulle esigenze della singola piccola e media impresa.

Aberdeen Group, in un altro lavoro recente, sostiene che il 14% delle Pmi non ha in dotazione un Erp. La situazione del rimanente 86% è piuttosto arretrata, con circa un 20% di realtà che ha in casa Erp ultradecennali e il 31% che utilizza sistemi gestionali con un’età media compresa tra i 5 e i 10 anni.

Un profilo a parte è quello delle imprese di piccole e medie dimensioni organizzate in un distretto produttivo. Secondo il TeDis (center for studies on Tecnologies in Distributed Intelligence Systems), le imprese a “rete aperta”, con relazioni di filiera fortemente integrate, si caratterizzano per tassi di penetrazione dell’Ict superiori alla media delle Pmi e, nel caso dell’Erp, la presenza di questi applicativi raddoppia, passando dal 26 al 62%.

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