Positivo il terzo trimestre di Cisco, che conferma la fine del Tgx

Cisco rende noti i positivi risultati finanziari del proprio terzo trimestre fiscale e spiega le scelte attuate in materia di switch Atm. Come già annunciato da "Linea Edp On Line" (si veda x-link Sempre più virtuali le reti pri …

Cisco rende noti i positivi risultati finanziari del proprio terzo
trimestre fiscale e spiega le scelte attuate in materia di switch Atm.
Come già annunciato da "Linea Edp On Line" (si veda
x-link
Sempre più virtuali le reti private di Cisco; 010; A; 05-05-1999
x-fine-link
), la società californiana ha abbandonato lo sviluppo dello switch Ip+Atm
siglato Tgx 8750, che nei piani originari avrebbe dovuto arrivare sul
mercato nel primo trimestre di quest’anno. Progettato per essere la punta
di diamante dell’offerta Cisco per carrier e service provider, lo switch in
questione avrebbe dovuto rimpiazzare l’attuale Mgx 8850. Secondo quanto
dichiarato al Networld+Interop da Larry Lang, vice presidente della
divisione Service Provider di Cisco, Mgx 8850 è e resterà, invece, il to
p
della gamma, consentendo alla casa di San José già oggi di competere con
società come Newbridge o Ascend. Il Tgx 8750, ottimo sulla carta, non pu
ò
essere realizzato a costi che gli consentano di essere competitivo sul
mercato, per cui è stato abbandonato. L’Mgx 8850 resta, dunque, l’unico
prodotto sviluppato da Cisco dopo l’acquisizione di Stratacom del 1996
(comprata per 4 miliardi di dollari, acquisto record per l’Information
technology di allora, insieme all’operazione che portò per la stessa cifra
Lotus sotto l’ala di Ibm). Nonostante ciò, a detta dello stesso Lang, il
business di Cisco nel segmento dello switching Wan è cresciuto
considerevolmente. Le attività, inoltre, sarebbero molto vivide anche nell
o
sviluppo. Lang, però, non ha voluto commentare le voci su un progetto, not
o
con il nome in codice di Jupiter, che porterebbe alla realizzazione di uno
switch misto Ip+Atm da 120 o 190 Gbps di backplane.
A conforto delle dichiarazioni ottimiste di Lang, sono stati
successivamente rivelati i risultati del terzo trimestre fiscale, che
vedono per la società statunitense un profitto netto di 646 milioni di
dollari (pari a 38 centesimi per azione), il 33% in più rispetto al
profitto pro forma (non tiene conto di oneri relativi ad acquisizioni pari
a 419 milioni di dollari) di 484 milioni di dollari dello stesso periodo
dell’anno precedente. Numeri di poco superiori alle previsioni degli
analisti, come il fatturato che è stato di 3,15 miliardi di dollari, il
44%
rispetto ai 2,18 miliardi di dollari del terzo trimestre dell’anno scorso.
Secondo le dichiarazioni di JohnChambers, presidente e Ceo di Cisco,
proprio gli aggiornamenti della serie Mgx 8800, rilasciati durante il
trimestre sotto esame, sono tra le principali ragioni del successo.
Cisco ha annunciato uno split delle azioni dal 24 maggio, che saranno così
raddoppiate nel numero (e dimezzate nel valore). Le nuove azioni saranno
consegnate agli azionisti il primo di giugno.

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