Portatile, il suo nome è Santa Rosa

La strategia che Intel dedica a tutto cio’ che è portatile sembra ben chiara. Tre le categorie di dispositivi: a schermo piccolo, a schermo grande e ‘ovunque’.

Presentata da Sean Maloney, general manager del Mobility Group, la
portabilità dei dati è stata ben esemplificata.
Gli ultimi 12 mesi
hanno mostrato un’impennata del video su Internet, per lo più prodotto dai
singoli utenti e messo online. Questo andamento si somma alla disponibilità di
basi di dati di tipo grafico, 2D o 3D, da integrare con dati geografici, il
mashup. Entrambe queste tendenze, se confermate, si aggiungeranno agli impieghi
del personal computer a grande richiesta di potenza di elaborazione e di
portabilità.
Innestando queste osservazioni su quelle architetturali, Intel
ha presentato il suo percorso per i prossimi mesi.

Santa
Rosa dei notebook

Gli annunci piu’ classici riguardano la categoria
centrale, quella di portatili e notebook.
Il nome di riferimento attuale e’
Napa Refresh“: stessa piattaforma attuale, ma con il
processore sostituito da un Merom che s’inserisce nello zoccolo del Core Duo.

Nel prossimo futuro tocchera’ a Santa Rosa, la piattaforma Centrino prevista
nella prima meta’ del 2007. Sempre tre le componenti: il processore sara’ Merom,
a due core, il chipset si chiamera’ Crestline e il wireless sara’ gestito da
Kedron.
Una quarta tecnologia, la memoria NAND di recente sviluppo in Intel,
completera’ il quadro.
Il processore e le NAND saranno montate su un unico
supporto, anch’esso con un suo nome, Robson. Kedron gestira’ la radio in 802.11n
con antenne Mimo, e il chipset ospitera’ una grafica di quarta generazione.

Santa Rosa sara’ ideale per verificare anche altre soluzioni per il
miglioramento complessivo delle prestazioni: una per tutte, l’auto refresh del
video, che richiedera’ molta meno corrente dell’attuale refresh controllato
dall’intero chipset. Anche le memorie NAND daranno il loro contributo, a partire
dal boot accelerato, che si svolgera’ in un tempo di pochi secondi. La lan,
infine, sara’ gestita da Nineveh, un sottosistema dedicato che rispetta le
regole dell’Active Management Technology.

UltraMobile
PC

La fascia bassa dei dispositivi a schermo piccolo comprende
smartphone e UMPC, acronimo di Ultra Mobile Personal Computer. Di questa fascia
fanno parte soluzioni come la nota (e al momento chiacchierata) Blackberry Rim.

La lezione dei cellulari, dice Maloney, e’ stata appresa, ed ora si cerca
non solo una dimesione ridotta ma anche alcune funzionalita’ prima assenti.

In questo settore il nome nuovo e’ Monahans, un chip della famiglia XScale,
successore di Bulverde. In realta’ Monahans e’ stato gia’ annunciato alcuni mesi
fa, ma ora e’ disponibile: SpeedStep II, VideoMax, Wireless MMXII e Quick
Capture sono i nomi delle principali tecnologie integrate. Appare clamorosa, per
questi dispositivi, la proiezione di durata delle batterie in riproduzione di
MP3: circa 30 ore!

Personal Everywhere
In questa
categoria, Intel mette essenzialmente cio’ che portera’ a wimax. Parlando di
wireless, l’integrazione tra wifi e wimax continua a ritmo serrato.
Oltre a
prossimi rilasci subito operativi e’ stato mostrato anche Ofer R, un chip unico
per wifi e wimax, che entrera’ in produzione piu’ avanti. All’IDF e’ stata
preparata una dimostrazione davvero attraente: una moto elettrica, con tanto di
audio finto di motore a scoppio, e’ stata portata sul palco. L’equipaggiamento
comprendeva una telecamera, che tramite WiMax metteva le immagini in diretta
videoblog; un UltraMobile preparato per l’occasione mostrava la posizione della
moto integrando (approccio mashup) un sito di mappe con la posizione del
veicolo. La sua targa, ovviamente personalizzata, diceva “WiMax”.

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