Poco wireless per Milano

L’assessore all’Innovazione Rossi Bernardi spiega che la copertura totale della città non si farà. Wi-fi limitato a poche aree

Milano città digitale, il piano che prevedeva una rete wireless per tuta la città non si farà. O almeno non sarà realizzato il piano originale, quello che prevedeva un investimento di 15-17 milioni di euro e quattromila hot spot sparsi sui pali della luce dalla città il cui numero sarebbe dovuto salire fino a 15.000.


Per il progetto, presentato dall’opposizione, fatto proprio dalla giunta di Letizia Moratti e considerato il fiore all’occhiello del Dossier Expo, anzi secondo alcuni, uno dei motivi principali del successo, erano già stati accordati fondi Bei, Banca europea degli investimenti, per una linea di credito a lungo termine dedicata ai progetti innovativi.


L’annuncio, o almeno la conferma che il piano ideato dall’opposizione con la collaborazione di Maurizio Décina, non farà passi avanti almeno nell’immediato è arrivato da Luigi Rossi Bernardi, assessore all’Innovazione del Comune di Milano.


In una sessione di domande e risposte al termine del dibattito che si è svolto all’Innovation Forum di Idc dedicato alla città digitale, Bernardi ha spiegato che “è un mito quello secondo il quale il wireless risolverà i problemi dei cittadini a costo zero”. E d’altronde in quanti a Milano lo userebbero? “Pochi”, ha tuonato l’assessore indispettito dalla domanda del cronista.


E quei pochi, ha proseguito, si concentrano in alcuni punti come il Duomo per il quale si sta pensando a un progetto simile. In sostanza dalla copertura totale della città si passerebbe a una copertura molto parziale limitata a poche zone selezionate soprattutto del centro come è stato fatto con il parco Sempione.


Secondo Bernardi il progetto deve essere dimensionato sul “fattivo uso che se ne fa a Milano” anche se non ha indicato tempi e grado di sviluppo dell’iniziativa.


Il problema prinicpale, ha osservato l’assessore, è quello dei costi. In alcune città degli Stati Uniti progetti simili hanno dimostrato la loro non sostenibilità dal punto di vista economico e a Milano non può essere il Comune a fornire questo tipo di servizio.


Prima di affrontare, suo malgrado, il discorso relativo al wireless, Rossi Bernardi ha elencato le iniziative positive in svolgimento a Milano per il mondo digitale. Da Telecom che sta sperimentando l’Internet sui cavi della luce in ottomila famiglie ai contatti con gli Stati Uniti per tradurre anche in italiano una banca dati su 750.000 malattie con schede aggiornate sui risultati delle ricerche fino alla settimana precedente.


Poi c’è la digitalizzazione del patrimonio storico di un secolo di moda, la Città del gusto che nascerà lungo la circonvallazione, l’attività in campo energetico del Politecnico alla Bovisa, la Città del farmaco che nascerà nella periferia est della città e il programma di sostegno alle imprese tecnologiche presentato a inizio anno.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome