Poca presa per le assicurazioni sui dispositivi mobili

Lo dicono i dati dell’indagine commissionata da Assurant Solutions in Inghilterra e Irlanda, dove il prezzo di smartphone, tablet e laptop è del tutto sottovalutato dagli utenti finali, che non vedono giustificato l’eventuale costo di una polizza.

Attratti dall’ultimo, performantissimo, modello di smartphone sul mercato commercializzato dagli operatori di telecomunicazioni con formule “a pacchetto” o “a contratto”, spesso i consumatori non si preoccupano di proteggere il proprio investimento.
L’assunto arriva da Simon Harrison, sales director di Assurant Solutions per Inghilterra e Irlanda, realtà assicurativa attenta a offrire piani personalizzati per elettronica di consumo, dispositivi informatici, gioielli e altri prodotti che estendono il servizio ben oltre la garanzia dei singoli produttori.

Proprio per gli acquisti legati ai dispositivi It la difesa da mettersi in casa non è, una volta tanto, solo quella legata alla sicurezza informatica.
A minacciare la perdita dei dati, infatti, non sono solo malware, trojan o virus ma qualcosa della cui pericolosità ancora molti utenti sembrano, però, non rendersi conto.

Lo dicono i dati di una recente ricerca commissionata in a One Poll dal già citato Gruppo assicurativo newyorkese e dai quali, in base alle risposte fornite lo scorso maggio da 2mila adulti (52% donne, 48% maschi tra i 18 e gli over 55 anni), si evince che “chi acquista un dispositivo mobile di ultima generazione sottovaluta considerevolmente il suo prezzo finale”.

L’esempio calzante è quello del parere espresso sul costo dell’iPhone 4S giudicato il 20% in meno da 6 utenti intervistati su 10 rispetto al prezzo di listino del modello più economico sul mercato.

Non stupisce, allora, come un terzo degli utenti che hanno scelto di sottoporsi all’indagine abbia fatto sapere di non aver assicurato i propri dispositivi digitali (prevalentemente laptop, digital camera e smartphone di diversa marca posseduti, rispettivamente dal 75,3, 75,5 e 57,3% del campione) in quanto lungi dal ritenere che il valore degli stessi giustificasse il costo di un’eventuale polizza, tranne poi restare fortemente stupiti dal prezzo di una sostituzione in caso di perdita, guasto o furto del proprio device.

Lo stesso vale per i già citati laptop portati fuori casa e lasciati incustoditi e alla mercé di possibili incidenti o furti che lasciano sì, privi del valore del dispositivo ma, soprattutto, delle informazioni in esso contenute, fotografie, video, dati e ricordi personali in primis.

Non va meglio se si considera che il danno accidentale non è sempre contemplato nelle polizze sulla casa e può non essere applicato nel caso in cui il dispositivo sia stato danneggiato o perso fuori dalle mura domestiche.

Con questo, l’indagine commissionata da Assurant Solutions mette in luce altri aspetti da tenere in considerazione, come la constatazione che, dopo il danno o il furto subito, la maggior parte degli intervistati ha scelto di comprare un nuovo dispositivo identico o di performance superiori al precedente.

Vero è, che dei 2mila interpellati, solo il 9,6% ha dichiarato di aver, in più di un’occasione, perso, rotto o subito il furto del proprio telefono cellulare. Di questi, il 28,4% ha optato per acquistare uno nuovo, il 19% di utilizzarne uno “vecchio” e il 13,6% di comprane un altro di seconda mano.

Almeno per ora, la carta dell’assicurazione con annessa certezza di riparazione o sostituzione non sembra avere lo stesso appeal di un dispositivo costosissimo ma nuovo di zecca. Non solo in Gran Bretagna.

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